Luna: il Giappone ritenta la sua missione il 28 agosto, anche la Russia ne valuta un’altra

Dopo il successo indiano sulla Luna, il Giappone ci riprova con un lancio previsto il 28 agosto mentre la Russia valuta una nuova missione per il 2025-2026
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La corsa alla Luna è più attiva che mai. Dopo lo storico successo dell’India, diventato il primo Paese a toccare terra vicino al polo sud lunare, anche il Giappone è pronto a lanciare la propria missione verso il satellite terrestre, mentre la Russia annuncia di volerci riprovare. Dopo i primi test falliti, lunedì 28 agosto è previsto il lancio del razzo giapponese H2-A, che trasporterà un modulo sulla Luna. Inizialmente previsto per sabato 26 agosto, il lancio è stato posticipato prima a domenica 27 e poi a lunedì 28 a causa delle cattive condizioni meteorologiche previste per questo fine settimana presso la base di lancio dell’agenzia spaziale giapponese JAXA a Tanegashima, nel sud-ovest del Paese.

L’obiettivo della missione è testare una tecnologia di allunaggio ad alta precisione con un lander piccolo e leggero (700-730kg). Da qui il nome di questo modulo, Slim (Smart Lander for Investigating the Moon), e il suo soprannome di “Moon Sniper”.

Il Giappone aveva già tentato lo scorso novembre di far posare sulla Luna un piccolo lander a bordo della missione americana Artemis 1, ma le comunicazioni con ‘Omotenashi’ (‘ospitalità’ in giapponese) si erano perse poco dopo il suo arrivo a causa di un guasto delle batterie. Nell’aprile di quest’anno, una giovane compagnia privata giapponese, ispace, non è riuscita a far atterrare il suo modulo Hakuto-R, che probabilmente si è schiantato sulla superficie lunare.

Roscosmos valuta una nuova missione al polo sud della Luna

La Russia intende riprovarci, dopo il fallimento del 20 agosto della missione che doveva portare la sonda Luna-25 sulla superficie lunare nei pressi del polo sud per eseguire esperimenti scientifici. L’agenzia spaziale russa Roscosmos, infatti, ha annunciato che valuterà la possibilità di ripetere la missione verso il polo sud lunare nel 2025-26. Il direttore generale di Roscosmos, Yuri Borisov, riferisce l’agenzia di stampa russa ‘Tass’ citando l’agenzia spaziale russa, “ha discusso con lo staff dell’agenzia e gli scienziati russi sulle possibili ragioni del fallimento della missione Luna-25 nonché le prospettive future del programma lunare russo”. In particolare, il direttore generale di Roscosmos ha sottolineato “che la missione fallita non mette fine all’esplorazione della Luna” e “ha esortato a continuare il lavoro”. Una delle opzioni per continuare il programma “potrebbe essere la possibilità di ripetere la missione per atterrare al polo sud della Luna nel 2025-2026“, ha sottolineato l’agenzia spaziale russa.

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