Dalle alluvioni alle temperature anomale, i fenomeni estremi e sempre più frequenti in Italia sono dovuti alla tropicalizzazione del clima determinata dall’aumento di intensità dal monsone africano e da quello indiano: è quanto ha spiegato all’ANSA Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, commentando il rapporto pubblicato dal Copernicus Climate Change Service. “L’aumento di intensità dei monsoni, determinata dal riscaldamento globale, sta influenzando l’estate in tutto il bacino del Mediterraneo da almeno 15 anni. Il monsone africano, in particolare, spinge verso nord la fascia tropicale: così le nostre estati, e anche l’inizio dell’autunno, sono dominate dall’anticiclone africano e non più da quello delle Azzorre, che ormai è un ricordo,” ha evidenziato l’esperto. A favorire gli eventi estremi “è il monsone indiano, che innesca il fenomeno della convezione, cioè dello spostamento di masse d’aria verso l’alto“. Il riscaldamento globale, ha sottolineato Gozzini, ha avuto anche l’effetto di aumentare la temperatura del mare, anche in profondità. “Ricordo che gli oceani sono gli elementi che assorbono la quantità di calore che arriva sul nostro Pianeta, ma cominciano a non farcela proprio perché si stanno scaldando anche le loro parti più profonde,” ha concluso.