Science Gateway, Bernini: “l’Italia crede nel potere delle infrastrutture, guardiamo avanti con il telescopio Einstein”

Il Science Gateway, la nuova struttura del CERN dedicata all'educazione e divulgazione scientifica, è un'opera dalla forte impronta italiana
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Quella inaugurata oggi è una struttura che evidenzia le grandi competenze italiane, rappresentate dall’architetto Renzo Piano, che ha progettato l’opera, realizzata dalle imprese italiane Cimolai di Pordenone e ICM di Vicenza, da Fabiola Gianotti, direttrice generale del CERN, e da John Elkann, presidente di Stellantis che attraverso Stellantis Foundation è il principale sostenitore“. Lo ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che oggi ha partecipato all’inaugurazione del CERN Science Gateway di Ginevra, la nuova struttura dedicata all’educazione e divulgazione scientifica. Un’opera dalla forte impronta italiana. “L’Italia – ha sottolineato il Ministro, intervenendo alla tavolo rotonda ‘The role of scientific research infrastructures: how can these assets be used better in support of education and training’ – crede fermamente nel potere delle infrastrutture di ricerca, come dimostra la nostra partnership di lunga data con il CERN, di cui è uno dei Paesi fondatori e al quale fornisce un sostegno molto importante che si sostanzia in un contributo annuo che supera i 120 milioni di euro, erogato attraverso il Ministero che ho il privilegio di guidare”.

Oggi continuiamo a guardare avanti, gettando le basi per il futuro con il telescopio Einstein. Il 6 giugno scorso, insieme al Presidente Meloni, abbiamo lanciato ufficialmente la nostra candidatura per ospitare questo progetto in Sardegna, che potrebbe aprire la strada alla prossima generazione di ricerca sulle onde gravitazionali. Il sito selezionato, la miniera dismessa di Sos Enattos (Nuoro), offre le condizioni ottimali per ospitare questa struttura sotterranea, importante e altamente sensibile, e ci aspettiamo il sostegno entusiasta della comunità scientifica internazionale”, ha aggiunto.

Il Ministro ha poi evidenziato il ruolo delle infrastrutture di ricerca definite ‘calamite per i talenti scientifici’. “Questo fenomeno – ha sostenuto – è straordinariamente evidente al CERN, dove una vasta e diversificata comunità di scienziati, tra cui 2.500 italiani, è confluita per far progredire la comprensione umana. Sono certa che questa attrazione magnetica continuerà a essere una forza trainante con il telescopio Einstein in Sardegna e altri progetti ambiziosi. L’Italia crede fermamente che le infrastrutture di ricerca svolgano un ruolo fondamentale nel fornire alla comunità scientifica opportunità di ricerca all’avanguardia che non solo aumentano l’impatto socio-economico delle nostre scoperte, ma favoriscono anche una responsabile cooperazione internazionale in campo scientifico e tecnologico”.

Bernini ha poi ricordato che il Ministero dell’Università e della Ricerca sta investendo oltre 11 miliardi di euro, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per rafforzare l’ecosistema della ricerca e le infrastrutture di ricerca italiane. Questi investimenti hanno già alimentato iniziative come il finanziamento di 33 infrastrutture di Ricerca e 24 infrastrutture di Innovazione Tecnologica, per un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro.

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