COP28: Il Futuro Energetico e la Sfida della Just Transition

La scienziata Verdolini esplora il legame tra tecnologie digitali e Just Transition, evidenziando l'impatto sulla domanda di energia e sull'efficienza energetica
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La necessità di affrontare la crisi climatica con una prospettiva di giustizia e equità richiede uno sforzo collettivo globale che coinvolga scienziati, politici e il settore privato. La scienziata del CMCC, Elena Verdolini, sottolinea l’importanza di dare voce a tutti i settori della società e di sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie digitali per promuovere democrazia, equità e stabilità planetaria nel contesto della decarbonizzazione.

In un’intervista condotta durante la COP28 a Dubai, Verdolini approfondisce le complessità della Just Transition, evidenziando come la sua definizione sia evoluta nel corso degli anni. Originariamente coniato dagli sindacalisti americani negli anni ’80, il concetto ora si estende a una transizione in cui nessuno viene lasciato indietro, coinvolgendo non solo i lavoratori ma tutta la società, compresi bambini e comunità svantaggiate.

Il Dibattito Attorno alla Just Transition alla COP28

Il tema della Just Transition è al centro del processo COP, un luogo dove i governi devono collaborare per tracciare la via da seguire. Afferma Verdolini: “Il dibattito attorno al tema della Just Transition si manifesta in tutti gli aspetti del processo della COP, che è e rimane un luogo in cui i governi dovrebbero lavorare insieme per trovare una via da seguire“. La COP28 di Dubai non fa certo eccezione.

Elena Verdolini esplora le sfide e le dimensioni intricate della Just Transition, definendola come “una transizione in cui nessuno viene lasciato indietro“.

La Complessità della Just Transition

Verdolini approfondisce le dimensioni della giustizia distributiva, partecipativa, riparativa e di riconoscimento. Si sofferma sulla necessità di includere tutti, dalle comunità povere ai bambini, per garantire un processo equo e sostenibile.

Riguardo all’attuale crisi climatica, la scienziata sottolinea l’ingiustizia del cambiamento climatico, che colpisce le fasce più povere e i paesi meno capaci di adattamento. La mitigazione del cambiamento climatico è costosa, ma una decisione economica saggia. Tuttavia, i costi ricadono in modo diseguale sulla società.

Il Ruolo Chiave delle Tecnologie Digitali

Verdolini esplora il legame tra tecnologie digitali e Just Transition, evidenziando l’impatto sulla domanda di energia e sull’efficienza energetica. Sottolinea il ruolo della digitalizzazione nell’influenzare industria, mobilità ed edilizia. La digitalizzazione può, infatti,  contribuire a un’economia basata sui servizi e offrire alternative alla dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia, Verdolini avverte sul “digital divide” e la necessità di evitare una transizione ingiusta.

La Sfida di una Transizione Giusta ed Equa

Verdolini si sofferma sulla sfida centrale di una transizione giusta ed equa, sottolineando che progettare una transizione adeguata richiede uno sforzo globale su più livelli. Scienziati, politici e il settore privato devono collaborare strettamente, dando voce a tutte le sfaccettature della società. La scienziata enfatizza il ruolo cruciale delle tecnologie digitali nel contesto della decarbonizzazione, indicando che possono essere strumenti per promuovere democrazia, equità e stabilità planetaria.

COP28: Il Luogo delle Decisioni Cruciali

Con riferimento all’attuale COP28 a Dubai, Verdolini evidenzia che la Just Transition è al centro del dibattito. Sottolinea che la COP è un luogo in cui i governi dovrebbero collaborare per trovare vie sostenibili. La presenza di rappresentanti della società civile e di gruppi emarginati è un richiamo ai principi di giustizia di partecipazione e di riconoscimento.

Ottimismo, Progressi e Sfide Futuribili

Rispondendo a domande sull’ottimismo, Verdolini riconosce gli sforzi bottom-up ma esprime preoccupazione per la mancanza di velocità. Emerge la necessità di politiche rapide per evitare disastri climatici. La scienziata presta particolare attenzione all’educazione delle nuove generazioni, sottolineando il loro ruolo nel plasmare un futuro sostenibile.

Appello per un Approccio Deliberato per il Bene Comune

L’intervista si conclude con un appello all’azione collettiva. Verdolini invita a un approccio bilanciato, evitando estremi che potrebbero minare l’equità e la democrazia. È importante unire politici, scienziati e operatori del settore per affrontare le sfide della transizione giusta ed equa.

Rivoluzione verde e digitale

La COP28 emerge come un punto cruciale per prendere decisioni che plasmeranno il futuro della transizione verso un mondo più equo e sostenibile. La scienziata del CMCC, ha delineato le intricanti dimensioni della Just Transition, evidenziando come l’evoluzione del concetto rifletta la complessità delle sfide climatiche e sociali che dobbiamo affrontare.

La Just Transition non è solo una questione economica, ma abbraccia giustizia distributiva, partecipativa, riparativa e di riconoscimento. La digitalizzazione, insieme alla decarbonizzazione, emerge come un elemento cruciale, con il potenziale di plasmare la società in modi significativi. Tuttavia, il delicato equilibrio tra benefici e rischi richiede una governance attenta.

La necessità di un dialogo costruttivo e collaborativo emerge come elemento chiave per affrontare le sfide della transizione. La consapevolezza della necessità di azioni concrete e tempestive è evidente, poiché ritardi ulteriori aumenterebbero i rischi climatici e i costi associati.

La speranza risiede nella combinazione di sforzi globali, progressi tecnologici e un impegno collettivo per educare e ispirare le nuove generazioni. Mentre il percorso potrebbe essere difficile, l’obiettivo di unire le forze e perseguire una direzione positiva rimane fondamentale per costruire un mondo più equo e resiliente.

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