Slitta a settembre 2024 l’ultimo volo di Vega, il più piccolo dei lanciatori spaziali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). I tecnici sono, infatti, al lavoro per rimpiazzare due serbatoi che, secondo alcune indiscrezioni di stampa, sarebbero scomparsi dagli stabilimenti di Avio a Colleferro durante dei lavori di ristrutturazione per poi essere ritrovati in condizioni non più idonee al volo. A bordo di Vega, tra l’altro, non ci sarà più Biomass, il satellite di ESA per il monitoraggio delle foreste, ma il satellite Sentinel-2C. È quanto emerge dalla conferenza stampa indetta in seguito al Consiglio dei 22 Stati membri riunito a Parigi.
Come ha spiegato Toni Tolker-Nielsen, direttore dei trasporti spaziali di ESA, per Vega al momento ci sono due opzioni sul tavolo. La prima è riportare in vita i serbatoi usati per il volo di qualifica più di dieci anni fa: in questo caso, il lancio sarebbe possibile a luglio, ma l’opzione viene considerata rischiosa perché i test potrebbero fallire. La seconda opzione è quella di usare i serbatoi di Vega C, che sono leggermente più grandi e andrebbero quindi riadattati con delle modifiche strutturali. Questa soluzione, che porterebbe al lancio a settembre 2024, è considerata migliore perché fattibile e sicura.