Il 26 gennaio 1962 avveniva il lancio della sonda spaziale statunitense Ranger 3, con il razzo vettore Atlas-Agena dalla base aerea di Vandenberg, in California. La missione era quella di raggiungere la Luna e trasmettere immagini della sua superficie. La sonda era lunga circa 3 metri e pesava circa 300 kg. Era dotata di una telecamera panoramica che avrebbe dovuto scattare immagini della Luna a una risoluzione di circa 1 metro per pixel.
Ranger 3 è riuscita a lasciare l’orbita terrestre e iniziare il suo viaggio verso la Luna. Tuttavia, a circa 70mila km dal satellite, si è verificato un malfunzionamento del sistema di orientamento della sonda. Ciò ha causato un aumento della velocità di Ranger 3, che ha portato a mancare la Luna e andare alla deriva nello Spazio.
Ranger 3 ha raggiunto il punto più vicino al satellite il 28 gennaio 1962, alle 20:24 UTC. In quel momento, si trovava a circa 36.800 km dalla superficie lunare.
La missione ha rappresentato comunque un importante passo avanti per la NASA, dimostrando che era possibile lanciare una sonda dalla Terra e farle raggiungere la Luna. Inoltre, il malfunzionamento del sistema di orientamento ha fornito alla NASA preziose informazioni per migliorare le future missioni spaziali.
Il fallimento di Ranger 3 è stato seguito dal successo di Ranger 4: ha impattato con il lato opposto della Luna il 26 aprile del 1962, dopo 64 ore di volo, diventando la prima navicella spaziale statunitense a raggiungere un altro corpo celeste.
