Detriti spaziali, Aeronautica: “fondamentale sapere dove sono e come si possono evitare”

Il colonnello dell'Aeronautica Militare Alfredo Pietrolucci all'evento "Missione Ax-3: la scienza spaziale targata Italia"
MeteoWeb

L’Aeronautica Militare da anni è impegnata nello Spazio, per capire cosa c’è nello Spazio, cosa orbita attorno alla Terra. Altrimenti non possiamo operarvi“: è quanto ha spiegato il colonnello dell’Aeronautica Militare, Alfredo Pietrolucci, nel suo intervento per l’evento “Missione Ax-3: la scienza spaziale targata Italia“. Ad esempio, un esperimento della missione Ax-3, in corso sulla ISS, riprende un software utilizzato dall’Aeronautica, con la “finalità di operare autonomamente da bordo della ISS, senza il supporto di stazioni a terra” che indichino pericoli, in particolare per “impedire eventuali collisioni” con detriti che orbitano attorno alla Terra. Pietrolucci ha ricordato che “attorno alla Terra ci sono oltre 36mila detriti superiori a 10 cm” e oltre un milione sotto il cm, quindi è “fondamentale conoscere dove sono e come si possono evitare“.

La missione Ax-3, decollata il 18 gennaio dal Pad L-39A del Kennedy Space della NASA, in Florida, rappresenta per il Sistema Paese un’occasione di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello Spazio, attraverso lo svolgimento di esperimenti in microgravità, promossi dal Ministero della Difesa e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in coordinamento con centri di ricerca, università e industrie, per amplificare la grande esperienza nazionale in ambito operativo, medico e tecnologico applicata allo Spazio.

Condividi