Droni spaziali su Proxima Centauri e non solo: i progetti della NASA

Altri progetti si concentrano sulla sopravvivenza umana e la ricerca di forme di vita su Marte
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La NASA ha recentemente annunciato il finanziamento di 13 progetti ambiziosi nell’ambito del programma NAIC (Innovative Advanced Concepts), aprendo la strada a possibilità rivoluzionarie per il futuro dell’esplorazione spaziale. Questi progetti spaziano dall’invio di minuscoli droni spaziali alimentati da vele luminose verso Proxima Centauri alla creazione di tecnologie di prossima generazione per l’esplorazione spaziale.

Droni spaziali verso Proxima Centauri

Uno dei progetti più audaci della NASA proviene da Space Initiatives, una startup con sede in Florida, che propone di inviare una flotta di migliaia di minuscoli droni spaziali verso Proxima Centauri, una stella situata a 4,2 anni luce di distanza. Questi droni sarebbero alimentati da vele luminose tramite laser, e teoricamente, potrebbero raggiungere la loro destinazione entro 20 anni. Questa missione aprirebbe la strada alla ricerca di pianeti extrasolari potenzialmente abitabili.

MAGGIE su Marte

Cinque dei progetti selezionati dalla NASA si concentrano su Marte, con l’azienda aerospaziale Coflow Jet, con sede in Florida, che mira a far volare il primo veicolo ad ala fissa su Marte chiamato MAGGIE. Questo veicolo, con la capacità di coprire 179 chilometri in 7,6 giorni marziani, rappresenterebbe un passo significativo nell’esplorazione del pianeta rosso.

Cercando la vita

Altri progetti si concentrano sulla sopravvivenza umana e la ricerca di forme di vita su Marte. L’Università della California, a Los Angeles, propone la costruzione di serbatoi di stoccaggio per propellenti criogenici per garantire il ritorno sicuro degli astronauti da Marte, mentre la Georgia Tech Research Corporation sta sviluppando una tecnologia per estrarre e separare l’acqua su Marte in ossigeno e idrogeno gassoso.

L’acqua su Marte

L’Ames Research Center della NASA sta lavorando a un sistema rigenerativo di riduzione del perclorato utilizzando batteri geneticamente modificati per rendere l’acqua su Marte potabile. Altre idee innovative includono l’uso di un interferometro per immagini ottiche ad alta risoluzione sulla Luna e un dispositivo di ibernazione in microgravità sviluppato da Fauna Bio, con l’obiettivo di testarlo sulla Stazione Spaziale Internazionale.

I sensori a batterie nucleari

Tra le tecnologie di prossima generazione, spiccano i sensori alimentati da batterie nucleari dei City Labs della Florida sulla Luna, i razzi a vela solare del Charles Stark Draper Laboratory del Massachusetts e i satelliti del MIT con antenne leggere in fibra per la raccolta di dati sulla Terra. L’Università di Washington propone una missione con una rete di satelliti alla periferia del Sistema Solare per misurare le distanze dalle fonti extragalattiche di lampi radio veloci, contribuendo alla comprensione dell’energia oscura.

Jim Free, amministratore associato della NASA, ha sottolineato l’importanza di questo tipo di pensiero a lungo termine per ispirare le missioni future, evidenziando come alcune idee della NAIC si siano già tradotte in realtà nel passato. Con questo impegno verso l’innovazione, la NASA continua ad essere pioniere dell’esplorazione spaziale e a stimolare la nostra immaginazione per il futuro dell’umanità nello spazio.

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