Il riposo celeste di Eugene Shoemaker: l’uomo “sepolto” sulla Luna

"Non credo che Gene avesse mai immaginato che le sue ceneri sarebbero andate sulla Luna. Sarebbe stato entusiasta"
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Il destino di Eugene Shoemaker è una storia di straordinario impegno scientifico e di un amore appassionato per l’esplorazione spaziale. La sua carriera, caratterizzata da contributi significativi alla nostra comprensione della Luna e oltre, ha culminato in un evento senza precedenti: essere il primo e finora unico essere umano a essere sepolto sulla Luna.

Eugene Shoemaker e il sogno spaziale mai realizzato

Il contributo di Shoemaker agli anni d’oro delle missioni Apollo è stato cruciale. Come geologo planetario presso la NASA, ha giocato un ruolo fondamentale nella selezione e formazione degli astronauti che avrebbero camminato sulla superficie lunare. La sua competenza nella geologia lunare e nella craterizzazione da impatto ha fornito una base essenziale per l’esplorazione scientifica della Luna.

La sua dedizione si è estesa alla ricerca dell’acqua ai poli lunari, aprendo la strada a futuri progetti spaziali e suggerendo nuove possibilità per la colonizzazione e l’esplorazione del nostro satellite naturale. La scoperta della Cometa Shoemaker-Levy, il primo oggetto osservato direttamente a impattare su Giove nel 1994, è stata un trionfo che ha rafforzato ulteriormente la sua reputazione come uno degli scienziati spaziali più rinomati.

Tuttavia, dietro il suo successo, si nascondevano ambizioni non realizzate. Shoemaker aveva sognato di diventare astronauta, ma questo sogno fu infranto dalla diagnosi della malattia di Addison. Questa delusione personale, espressa nella in una sua dichiarazione, rivelò la sua immensa passione per l’esplorazione spaziale e la sua connessione emotiva con la Luna.

Il riposo eterno tra cosmo e poesia

Il 6 gennaio 1998, la NASA onorò Shoemaker in modo senza precedenti. Circa 28 grammi delle sue ceneri, contenute in una capsula sigillata in policarbonato insieme a un passo da “Romeo e Giulietta”, furono trasportate sulla Luna dalla missione Lunar Prospector. La poesia di Shakespeare, capace di attraversare i secoli, accompagna ora le ceneri di Shoemaker nell’immensità dello spazio, simbolo di un legame tra la terra e la luna che transcende il tempo.

La decisione della NASA di accettare la richiesta della collega Carolyn C. Porco di seppellire le ceneri di Shoemaker sulla Luna è stata un atto di rispetto straordinario. Un tributo postumo che ha trasformato il sogno infranto di Shoemaker in una realtà celeste, consegnando le sue ceneri sulla superficie lunare che tanto aveva desiderato esplorare di persona.

La moglie di Shoemaker, Carolyn, ha condiviso il suo entusiasmo per questo gesto straordinario, rivelando: “Non credo che Gene avesse mai immaginato che le sue ceneri sarebbero andate sulla Luna. Sarebbe stato entusiasta.” La passione di Shoemaker per l’esplorazione spaziale ha trovato un riscatto postumo, confermando che il suo spirito avventuroso e la sua dedizione alla scienza sono diventati parte integrante del nostro patrimonio spaziale.

Nel culmine di un tributo alla sua eredità, la società di sepoltura spaziale Celestis ha visto svanire le speranze della missione Peregrine, concepita per atterrare sulla Luna il 23 febbraio. La capsula, trasportante i resti e il DNA di 66 partecipanti, tra cui quelli di Shoemaker, avrebbe dovuto creare un cimitero spaziale permanente nella parte nord-orientale della Luna. Tuttavia, con grande rammarico, dobbiamo constatare che la missione è fallita e non toccherà mai la sua destinazione, mettendo fine a un ambizioso progetto che aveva l’intento di eternare le memorie di coloro che hanno abbracciato il cielo.

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