Missione Ax-3, Rauti: “dalla Difesa forte interesse alla tecnologia spaziale, collaborazione che guarda al futuro”

La missione Ax-3 "conferisce all'Italia il ruolo di top player internazionale nel settore dello spazio", afferma il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti
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Un forte interesse alla tecnologia spaziale e uno sguardo al futuro che parte proprio dalla missione Ax-3: così il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti rileva l’importanza che la terza missione privata dell’azienda Axiom ha per l’Italia, sia grazie alla partecipazione di Walter Villadei, ingegnere e Colonnello dell’Aeronautica Militare, sia guardando alla futura costruzione della prima stazione spaziale privata da parte dell’azienda texana. “La partecipazione italiana ad Ax-3, fortemente voluta dalla Difesa, è frutto del memorandum tra il Ministero della Difesa e Axiom Space e conferma il rinnovato interesse dell’Italia allo spazio“, osserva la senatrice, riferendosi alla forte partecipazione istituzionale alla missione, con la presidenza del Consiglio e i ministeri della Difesa (attraverso l’Aeronautica Militare), delle Imprese e del Made in Italy (con delega allo spazio), dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, Agenzia Spaziale Italiana, mondo accademico e quello delle imprese.

La missione “conferisce all’Italia il ruolo di top player internazionale nel settore dello spazio, e ci consente di ricordare il rapporto storico tra il nostro Paese e i settori spaziali“, prosegue riferendosi al lancio del satellite San Marco 1 avvenuto 60 anni fa, all’alba dell’era spaziale, alla realizzazione da parte dell’Italia di oltre il 50% dei moduli abitati della Stazione Spaziale Internazionale e alla partecipazione del nostro Paese al programma Artemis della NASA per il ritorno alla Luna. Inoltre, “l’Italia è terza in Europa per investimenti nel settore e Ax-3 – osserva Rauti – può costituire una spinta per incrementare le iniziative dell’Unione Europea, per una nuova definizione della politica nel settore dello spazio”.

Sono importanti in questo senso anche i 13 esperimenti italiani della missione Ax-3, come la prima sperimentazione nello spazio, da parte dell’Aeronautica Militare, del software Isoc per il monitoraggio degli oggetti spaziali e la sorveglianza dei possibili eventi di collisione con i detriti spaziali. Quanto lo spazio sia rilevante per la Difesa, prosegue il sottosegretario, lo indica anche l’adesione dell’Italia al partenariato multinazionale Combined Space Operations (CSpO). “L’obiettivo – spiega – è l’incremento della cooperazione e del coordinamento tra i Paesi membri, nonché la promozione dell’interoperabilità per una maggiore autonomia d’azione nello spazio”. Si punta al “potenziamento dell’interoperabilità tra alleati in capacità-chiave come la space domain awareness, il supporto dalle orbite alle forze operative di terra, mare e aria, la gestione di lanci e rientri e delle operazioni nello spazio. L’iniziativa punta inoltre – aggiunge il sottosegretario – a ottimizzare l’impiego delle risorse tecnologiche per migliorare sicurezza e resilienza delle missioni spaziali nell’ambito della Difesa”.

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