Non si avevano notizie di lui dalla mattina di domenica 28 gennaio, quando era uscito per allenarsi nelle montagne bresciane. Purtroppo, nel pomeriggio di oggi a Bovegno è stato ritrovato il corpo senza vita di Fabio Ferrari, ingegnere di 55 anni. L’uomo si era incamminato lungo un sentiero e il suo corpo è stato individuato in fondo ad un canalone: sarebbe caduto nel vuoto per cento metri. L’ultima volta lo avevano visto alcuni escursionisti domenica mattina tra le 11.30 e mezzogiorno lungo il sentiero appena sotto il Monte Muffetto nella zona di Bovegno. Poi di Fabio Ferrari si sono perse le tracce. La moglie ha lanciato l’allarme domenica sera, dopo il che il telefono dell’uomo non dava più segnale. Sono così iniziate le ricerche che si concluse in modo tragico nel pomeriggio di oggi.
Alle 10.30 di domenica, Ferrari aveva parcheggiato l’auto in via Graticelle, a Bovegno, per poi partire di corsa, come faceva spesso per allenarsi. Era infatti un runner esperto ed era attrezzato per correre in montagna.
È il terzo escursionista morto nell’arco di pochi giorni sulle montagne in provincia di Brescia. Sabato 27 gennaio, infatti, erano deceduti per incidenti in montagna in due zone differenti della provincia un 44enne, Sergio Bologna, e un 54enne, Adriano Vergolio.