Siccità, cresce l’allerta nel nord-est e nel sud della Spagna: allo studio soluzioni d’emergenza

Siccità in Spagna: Catalogna sull'orlo dell'emergenza, situazione critica anche in Andalusia, Guadalquivir e nella Regione di Murcia
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Da domani, è previsto l’arrivo di pioggia (e freddo) in Spagna in un momento in cui il Paese si trova in una situazione critica sul fronte siccità, in atto da diversi mesi. In diverse aree del sud e del nord-est della Spagna, le riserve idriche sono inferiori al 20%. Il quadro più critico, secondo gli ultimi dati resi noti dal Ministero per la Transizione Ecologica, riguarda in particolare la zona interna della Catalogna, dove le riserve di acqua disponibili attualmente sono al 16,8% e quindi ben 52,4 punti al di sotto della media di questo periodo, così come in buona parte dell’Andalusia (riserve attuali tra il 14% e il 19%).

In tale situazione, i Comuni sono costretti ad adottare misure restrittive sui consumi. Come riporta oggi El País, le amministrazioni pubbliche in queste regioni si apprestano ad adottare ulteriori misure restrittive in aggiunta a quelle già attive da tempo in diversi comuni, come maggiori tagli delle forniture e l’uso di navi-cisterna per supportare le località con maggiori difficoltà trasportando acqua da altri punti. Nel frattempo, aggiunge il quotidiano, è corsa contro il tempo per aumentare la capacità di produrre acqua adatta al consumo attraverso l’uso di dissalatori e depuratori di nuova costruzione o con capacità aumentata.

Emergenza in Catalogna

La carenza d’acqua in Catalogna rischia di raggiungere il livello più grave, il cosiddetto “semaforo rosso”, che implica restrizioni sull’uso dell’acqua nelle città. Se le riserve di acqua disponibili scenderanno al di sotto del 16%, cosa che potrebbe accadere già nel corso del mese di gennaio, il governo attiverà lo stato di emergenza, che colpirebbe l’area metropolitana di Barcellona con restrizioni più severe, riferisce Rtve, sottolineando che la situazione è critica anche in Andalusia, soprattutto nel bacino del Guadalete-Barbate, ma anche nel Guadalquivir, nel Mediterraneo andaluso e, nella Regione di Murcia.

La siccità della Spagna

In realtà, nell’anno idrologico 2022-2023, in Spagna le precipitazioni sono state del 13% superiori alla norma, ma sono cadute in modo molto disomogeneo sul territorio e dopo diversi anni di deficit pluviometrico. “A differenza di altre siccità poi, questa è stata alimentata anche da una temperatura ben al di sopra della media“, ha spiegato a Rtve Jesús Vargas, Professore di Analisi Geografica Regionale presso l’Università di Malaga.

Alcuni studiosi hanno spiegato a Rtve che per capire la situazione in cui si trova la Spagna è innanzitutto importante distinguere tra siccità meteorologica e scarsità d’acqua, che si verifica quando la domanda di acqua è superiore alle riserve. Per questo, alcuni considerano che la situazione avrebbe potuto essere migliore se si fossero adottate prima misure restrittive sull’uso dell’acqua, soprattutto nel settore turistico della costa, il che avrebbe garantito di arrivare a fine anno con più riserve.

I tecnici dell’Agenzia metereologica spagnola prevedono che tutta la Spagna registrerà temperature superiori alla norma nei primi due mesi dell’anno, il che aggraverà la carenza d’acqua. Se gli scenari peggiori dovessero essere confermati, sarebbe un grande problema per il Paese, a livello sociale, economico e ambientale. Le aree coltivate irrigate dovrebbero essere ridotte, si potrà produrre meno energia idroelettrica e i danni agli ecosistemi si aggraveranno, hanno riferito i vari esperti. “È un disastro naturale, non solo un disastro per la popolazione a livello economico”, ha spiegato Annelies Broekman, ricercatrice del Centre for Ecological Research and Forestry Applications (Creaf). Dal punto di vista ecologico, ci sarebbe infatti una perdita di biodiversità e di massa forestale.

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