Spazio, Villadei: “grande opportunità per le industrie italiane”

Nuovo collegamento del colonnello Walter Villadei, colonnello dell'Aeronautica Militare, dalla ISS
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C’è una grande opportunità per le nostre industrie, per le nostre eccellenze italiane che possono portare il tipico gusto innovativo, unico, straordinario del Made in Italy anche nello Spazio“: è quanto ha dichiarato questa mattina Walter Villadei, colonnello dell’Aeronautica Militare, in collegamento dalla Stazione Spaziale Internazionale con l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze, dove oggi si è tenuta un’iniziativa con studenti delle scuole secondarie superiori fiorentine. “Ad oggi abbiamo la Stazione spaziale internazionale – ha proseguito Villadei – Questo mondo si sta trasformando grazie alla collaborazione con molte industrie, e da frontiera lontana sta diventando una dimensione di quotidiano lavoro“. Ciò “presenta delle sfide tecnologiche notevoli. La Stazione è stata concepita oltre 20 anni fa, è un progetto che ha bisogno di ammodernamento. Le nuove stazioni dovranno rendere più semplici sistemi molto complessi, utilizzabili da una maggiore quantità di utenti“. “L’Italia ha già dato un contributo fondamentale: abbiamo contribuito a realizzare questa stazione per il 40%, e potremo portare le nostre tecnologie e la nostra creatività anche nelle future stazioni spaziali“.

Il compito delle istituzioni, oggi che lo Spazio si sta aprendo a una comunità molto più grande, è creare le condizioni perché un numero sempre più grande di persone vi abbia accesso,” ha affermato Villadei. Dopo gli interventi introduttivi a cura dell’Aeronautica Militare e dell’Agenzia Spaziale Italiana, Villadei, membro dell’equipaggio della missione Ax-3, ha risposto alle domande dei giovani: quella dell’astronauta, ha sottolineato, “è una professione molto tecnica, molto specifica, e ci sono dei percorsi che in qualche modo sono più orientati verso questa direzione. Io per esempio sono un ingegnere spaziale dell’Aeronautica Militare, ci sono colleghi piloti, ci sono scienziati e scienziate che vengono dal mondo della ricerca“. “Studiare materie tecnico-scientifiche certamente aiuta, ma l’ingrediente fondamentale è il vostro impegno, la vostra passione,” ha concluso.

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