Commento di articolo di Ugo Leone “Bagnoli, la colmata può restare”

Un banale risanamento di un sito industriale dismesso spacciato per un caso unico al mondo
MeteoWeb

di Benedetto De Vivo* – Sul caso Bagnoli sono intervenuto con diversi contributi (vedi lista sotto) ai quali rimando.

  1. De Vivo B., 2020. La bonifica del sito ex-industriale di Bagnoli (Napoli): la favola del “caso unico al mondo. ”http://www.meteoweb.eu/2020/10/bonifica-sito-ex-industriale-bagnoli/1488413/
  2. De Vivo B., 2021. Bagnoli – Napoli: la bonifica infinita. http://www.meteoweb.eu/2021/04/bagnoli-napoli-la-bonifica-infinita/1661459/
  3. De Vivo B., 2022. Il risanamento di un sito industriale dismesso. Bagnoli: davvero un caso unico al mondo? https://www.meteoweb.eu/2022/03/il-risanamento-di-un-sito-industriale-dismesso-bagnoli-davvero-un-caso-unico-al-mondo/1777807/
  4. Auriemma G., De Vivo B., Manno M., 2022. Commenti su motivazioni della Sentenza di Processo di Appello su Bonifica di Bagnoli. https://www.meteoweb.eu/2022/07/commenti-su-motivazioni-della-sentenza-di-processo-di-appello-su-bonifica-di-bagnoli/1813154/
  5. De Vivo B., Auriemma G., Manno M., 2023. Bagnoli: il risanamento di un sito industriale dismesso spacciato per un caso unico al mondo. https://www.meteoweb.eu/2023/07/bagnoli-la-bonifica-infinita-spacciata-per-un-caso-unico-al-mondo/1001269572/
  6. De Vivo B., Auriemma G., Manno M., 2023. Commenti su motivazioni della Sentenza della Cassazione su Bonifica di Bagnoli. https://www.meteoweb.eu/2023/07/commenti-su-motivazioni-della-sentenza-della-cassazione-su-bonifica-di-bagnoli/1001278192/
  7. De Vivo B., Lima A., Albanese S., Auriemma G., Manno M. and Roberts E., 2024. The Bagnoli-Napoli brownfield site in Italy: Before and after the first remediation phase. In: De Vivo B., Belkin H.E. and Lima A. (Eds), Environmental Geochemistry, Elsevier (The Netherlands). ISBN: B978-0-443-13801-0.00006-2. Elsevier (Netherlands), ?? pp.
  8. De Vivo B., 2024. Bagnoli: il Sindaco Manfredi rilancia con ulteriore richiesta di fondi per la “bonifica”. https://www.meteoweb.eu/2024/01/bagnoli-sindaco-manfredi-rilancia-ulteriore richiesta-fondi-bonifica/1001355485

Successivamente ad articolo di A. Di Costanzo pubblicato su La Repubblica-Napoli il 30/1/24: Manfredi rilancia: “Stop alla rimozione della colmata a Bagnoli. E’ meglio sigillarla”, che mi ha offerto lo spunto per intervento su MeteoWeb il 31/1/2024 (vedi articolo 8 in premessa), è stato pubblicato (1/2/24) sempre su La Repubblica Napoli, l’articolo “Bagnoli, la colmata può restare”. Per onestà intellettuale, ribadisco che quanto sostiene ora il Sindaco Manfredi l’ho sempre sostenuto da quando ero componente della Commissione di Esperti, 1995-2001 (nominata dal Governo di allora). Il mio punto di vista si basava su elementari considerazioni di carattere scientifico, che nulla a che vedere avevano e hanno con le considerazioni di costi/benefici del Sindaco Manfredi. Vale a dire, la mia personale contrarietà a rimuovere la Colmata con l’idea della ricostituzione di antica linea di costa (spiaggia) era motivata dalle evidenze geo-morfologiche per le quali la rimozione della Colmata avrebbe comportato con certezza l’erosione della spiaggia che si vorrebbe ricostituire, da parte delle correnti marine. Semplicemente tenendo presente che una spiaggia si forma se esistono condizioni di equilibrio fra apporti provenienti da terraferma (ruscelli, torrenti, o fiumi che siano) e correnti marine. In epoca pre-industriale a Bagnoli l’apporto dei sedimenti da terra era garantito da piccoli ruscelli provenienti dalle colline del Vomero. Con urbanizzazione completa delle aree a monte (Vomero, Fuorigrotta, etc) tali apporti non esistono più, e quindi le correnti marine avrebbero la prevalenza e andrebbero ad erodere la spiaggia che si creerà. La motivazione della Legge del 1996 e del vincolo del Ministero dei Beni Culturali (a.9 della Costituzione) imponevano il ripristino naturale della linea di costa. Fu quindi deciso con una Legge, che la Colmata dovesse essere rimossa. Ne consegue da ciò che per mantenere il ripristino della linea di costa e quindi della spiaggia che si andrà a ricostruire dovranno necessariamente essere previste opere soffolte a protezione dell’integrità della “nuova” spiaggia.

Il Sindaco non è proprio sfiorato dalla problematica geo-morfologica che era alla base della mia opposizione ad eliminazione della Colmata. Semplicemente si affanna a fare considerazioni per le opere che dovranno ridisegnare Bagnoli aprendo le porte ai privati. E il Sindaco non ne fa certo mistero: “I terreni verranno venduti ai privati, e questo determinerà un incasso da parte del governo perché questi sono fondi governativi, è Invitalia l’interlocutore naturale. Tutti gli interventi di tipo infrastrutturale sono di competenza pubblica, ma tutti quelli di tipo fondiario sono di competenza di Invitalia”. In questo c’è un elemento di chiarezza…. Nessuna sorpresa per quanto mi riguarda da cittadino.

Le soluzioni complessive che propongo sono semplici, veloci, e ciò che è più grave, soprattutto “economiche”. Non sono per niente “complicate” come vorrebbe fare intendere il Sindaco Manfredi. Che bontà sua richiede, 1 miliardo e 200 milioni €! In ogni caso, le mie (e di colleghi) valutazioni sono fatte in base ad una legge esistente, che prevede l’eliminazione della Colmata. (vedi anche: De Vivo B., Auriemma G, Manno M, 2021. Il risanamento di un sito industriale dismesso. Bagnoli: davvero un caso unico al mondo? La Valle del Tempo. 186 pp. ISBN 979-12-80730-06-0). Se poi il Sindaco/Commissario ha il potere di cancellare le Leggi dello Stato, si valuterà.

Ciò che è preoccupante è l’intervento imbarazzante del “cantore” di turno del Sindaco Manfredi, Ugo Leone in suo commento su Repubblica-NA. L’intervento di Leone è zeppo di madornali sciocchezze tecnico-scientifiche. Cito in particolare quella riguardante il fatto che la Colmata “è stata totalmente riempita di materiale di risulta di cui nessuno sembra in grado di conoscere i contaminanti”. Si tratta di pura, totale, ignoranza di Leone. Cosa ci sia nella Colmata si conosce nei dettagli, sulla base di campionature effettuate da ex Bagnoli SpA, sotto il controllo di una Commissione di Esperti (di cui ero uno dei componenti), di nomina Ministeriale (1995-2001): Loppe e scorie di altoforno, contenenti metalli, IPA, PCB, Idrocarburi Totali! Di cosa cavolo parla Leone? Intra alia i metalli, come definito da Commissione di Esperti, non costituiscono alcun problema ambientale, perché quelli derivanti da loppe e scorie sono inoffensivi a livello ambientale in quanto ossidati (stabilito sulla base di tests di cessione), quindi geochimicamente stabili, e NON bio-disponibili; altri sono di origine vulcanica (sorgenti termali), quindi assolutamente naturali. Il problema Bagnoli, nella Colmata, come altrove sono gli Organici (IPA, PCB, Idrocarburi Totali). E’ imbarazzante, come, per eccesso di zelo verso il gestore del potere di turno, si possano fare affermazioni senza avere cognizione di cosa si parla!

E per gli Organici c’è la soluzione, sperimentata, semplice e veloce, che si può realizzare in situ e ex-situ! E quale che sia la soluzione privilegiata NON ci dovranno essere migliaia di TIR per trasportare terreni chissà dove…

In merito alle valutazioni entusiastiche di Leone su tecniche sperimentali che la Stazione Dohrn dovrebbe mettere in atto sui sedimenti marini, ricordo che in situazioni come quelle di Bagnoli si deve operare solo con tecnologie sicure e già sperimentate (Technology Readiness Level, TRL pari a 9). E comunque tra i contaminanti dei quali si dovrebbe far diminuire la concentrazione, con le sperimentazioni di Stazione Dohrn, non mi sembra siano riportati i PCB (vale a dire i composti più cancerogeni chiaramente di origine industriale fra quelli presenti nei sedimenti marini di Bagnoli). Per il resto inutile entrare nel merito di altre amene considerazioni di Leone sulle soluzioni di “bonifica” di Bagnoli. Per Leone sperperare altro miliardo e 200 milioni € sono “spiccioli”! Le soluzioni che propongo, e che vengono realizzate in tutto il mondo civile, sono un terzo degli “spiccioli” richiesti da Manfredi.

Per tutte le altre considerazioni su cosa si dovrebbe fare nel “brownfield site” di Bagnoli, rimando ad articoli riportati in premessa (in particolare al n. 8, De Vivo B., 2024. Bagnoli: il Sindaco Manfredi rilancia con ulteriore richiesta di fondi per la “bonifica”. https://www.meteoweb.eu/2024/01/bagnoli-sindaco-manfredi-rilancia-ulteriore richiesta-fondi-bonifica/1001355485) con indicazione anche dei costi di massima di messa in opera di soluzioni tecniche ideate da me e colleghi (Italiani e internazionali).

*Benedetto De Vivo, Professore Straordinario presso l’Università Telematica Pegaso, Napoli; Adjunct Prof.: presso Virginia Tech, Department of Geosciences, Blacksburg 24061, VA, USA; Nanjing University, Nanjing, Cina; Hubei Polytechnic University, Huangshi, Cina. Già Prof. Ordinario di Geochimica Ambientale presso l’Univ. di Napoli Federico II. 2019 Gold Medal Award dell’Association of Applied Geochemists. In Lista di University Manchester, UK, tra i Top Italian Scientists (nella Disciplina Natural & Environmental Sciences).

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