Oggi è la Giornata Internazionale dell’Epilessia: una luce viola per illuminare il cammino dell’inclusione dei 600.000 malati in Italia

Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha lanciato un appello a tenere alta l'attenzione sulla malattia e sulle persone che ne soffrono
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Nel cuore di una battaglia quotidiana, tra crisi e pregiudizi, si staglia la figura dell’epilessia, una condizione che affligge circa 600.000 persone in Italia e oltre 50 milioni nel mondo, come un’ombra persistente. Ma oggi, in occasione della Giornata Internazionale dedicata all’epilessia, il colore viola diventa simbolo di speranza, illuminando il percorso verso una maggiore consapevolezza e inclusione.

L’epilessia: una sfida globale

L’epilessia è una malattia complessa, caratterizzata da crisi epilettiche ricorrenti, che può manifestarsi a tutte le età e influisce profondamente sulla vita quotidiana dei pazienti. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), quasi l’80% delle persone con epilessia vive in Paesi a basso e medio reddito, dove tre quarti non ricevono le cure di cui hanno bisogno. Questa mancanza di trattamento adeguato è particolarmente preoccupante considerando che, con una gestione appropriata, il 70% dei pazienti potrebbe vivere senza crisi.

La situazione in Italia

In Italia, la situazione non è molto diversa da quella del resto del mondo. Si stima che ogni anno si verifichino circa 86 nuovi casi di epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nella fascia giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni. Questi numeri evidenziano che l’epilessia non fa distinzioni di età e colpisce una vasta gamma di persone, compresi molti giovani.

Laura Tassi, presidente della Lega Italiana contro l’Epilessia (Lice) e neurologo presso il Centro di Chirurgia dell’Epilessia e del Parkinson “Claudio Munari” del Niguarda di Milano, sottolinea l’impatto significativo che questa malattia ha sulla vita quotidiana dei pazienti e dei loro cari. L’epilessia non è solo una questione di crisi, ma influisce anche sui rapporti interpersonali, sulle opportunità di lavoro e sulla qualità della vita nel suo complesso.

Un impegno concreto per il cambiamento

Tuttavia, c’è speranza. Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha lanciato un appello a tenere alta l’attenzione sulla malattia e sulle persone che ne soffrono, promuovendo la ricerca, la diagnosi precoce e il supporto adeguato alle cure. È fondamentale aumentare la consapevolezza e la comprensione di questa malattia, garantendo ad ogni persona di poter essere curata e supportata nel rispetto della sua dignità, la Giornata Internazionale dell’epilessia è un’ottima occasione per farlo.

Un messaggio di speranza

Anche quest’anno, i monumenti italiani si illumineranno di viola nella serata del 12 febbraio, dalla maestosità del Colosseo alle vie di città come simbolo di solidarietà e sostegno alle persone con epilessia, nel giorno in cui ricorre la sua Giornata Internazionale.

In un mondo dove la conoscenza e l’inclusione sono le armi più potenti contro le malattie e i pregiudizi, il colore viola diventa così un faro di speranza, illuminando il cammino verso un futuro in cui l’epilessia non sia più motivo di discriminazione, ma di comprensione e solidarietà.

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