Quito, capitale dell’Ecuador, entra oggi nel primo giorno di emergenza, decretato ieri, per gli incendi. Lo stato di emergenza permette di coordinare meglio gli sforzi dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile nella gestione dell’emergenza, soprattutto nella zona orientale di Quito, dove si registra il grosso delle fiamme. Agli sforzi degli oltre 200 pompieri della capitale si sono affiancati quelli di 180 militari e di 1.600 agenti di Polizia, con il supporto – tra gli altri mezzi – di due elicotteri militari, e l’intervento di Vigili del Fuoco delle zone limitrofe.
Finora almeno sei persone sono rimaste ferite e un centinaio di famiglie sono state evacuate.
La Polizia è mobilitata anche per individuare i responsabili di atti che vengono identificati come di “terrorismo“. Per il capo della sicurezza della città, Carolina Andrade, “Quito è sotto attacco“. Secondo le autorità, infatti, l’incendio divampato martedì 24 settembre è stato appiccato da piromani. Dopo che le autorità ecuadoriane hanno offerto una ricompensa a chiunque fosse riuscito a identificare i presunti autori dell’incendio, un 19enne è stato arrestato dopo esser stato sorpreso con una tanica di carburante nella zona di Guápulo, vicino a uno dei focolai. Si tratta del diciassettesimo arresto nelle ultime settimane.
Tutto il Paese sta vivendo una grave siccità che ha portato come conseguenze incendi boschivi, un calo nella fornitura di acqua potabile e razionamenti dell’energia elettrica.
Italia in campo contro l’emergenza incendi in Ecuador
“Gli elicotteri del gruppo Leonardo sono stati i primi a intervenire a Quito per combattere gli incendi che minacciano la città”. Lo riferisce l’ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovanni Davoli. Un elicottero è in forza ai pompieri di Quito, l’altro appartiene a un’impresa privata ecuadoriana collegata al gruppo italiano. Con quest’ultimo mezzo, l’ambasciatore ha potuto sorvolare la zona colpita dagli incendi.
L’ambasciatore ha incontrato il segretario nazionale per la gestione del rischio, Jorge Carrillo Tutivén, cui ha espresso la concreta solidarietà dell’Italia in questa emergenza. Ha quindi ricordato che la sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi ha firmato a Quito con il Ministro degli Esteri, Gabriela Sommerfeld, la continuazione dell’accordo per il programma gestito dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ‘Amazonia sin fuego’. Personale di questo programma è sul campo per lottare contro gli incendi.
Inoltre, Davoli ha annunciato la prossima visita a Quito del generale Rispoli, comandante del Nucleo forestale dell’Arma dei Carabinieri, che si riunirà con le competenti autorità locali per discutere il rafforzamento della cooperazione italiana nella prevenzione e gestione del rischio incendi.