Alluvione Toscana, a Castelfiorentino ancora 13 sfollati: ora di nuovo occhi puntati sull’Elsa

Alluvione Toscana, l’esondazione dell'Elsa ha colpito 120 numeri civici e 30 aziende a Castelfiorentino
MeteoWeb

A cinque giorni dall’esondazione dell’Elsa che ha provocato l’alluvione di alcune aree di Castelfiorentino (Firenze), sono ancora 13 le persone rimaste fuori casa rispetto alle 62 evacuate in base ai dati ufficiali del Comune. In tutto sarebbero 120 i numeri civici colpiti dall’alluvione, fra cui circa 30 di attività economiche che hanno subito danni.

L’Amministrazione comunale – riporta una nota – avrebbe già impegnato “migliaia di euro per far fronte a spese di somma urgenza necessarie a ripristinare la viabilità delle aree colpite, gestire l’accoglienza” degli sfollati “e lo smaltimento dei rifiuti”. Il bilancio dei danni è ancora in corso, e verrà consegnato al Dipartimento di Protezione Civile nazionale per l’attivazione dello stato di emergenza nazionale.

A causare l’alluvione del 18 ottobre a Castelfiorentino (Firenze) sarebbe stata “la mancanza di alcune arginature sul fiume Elsa e il torrente Pesciola, di competenza e gestione della Regione Toscana e in particolare del settore Genio Civile, congiuntamente all’evento temporalesco”, riporta la nota, nella quale il sindaco Francesca Giannì conferma di aver acquisito “documentazione della dinamica dell’evento al fine di chiarire con sollecitudine le responsabilità del fenomeno. Una verità già cercata dai coinvolti nell’alluvione che deve essere garantita”.

Nei giorni scorsi, i residenti delle aree alluvionate avevano annunciato di presentare un esposto-denuncia in procura per disastro colposo per denunciare l’abbassamento di un argine nel cantiere per i lavori del nuovo tratto della Strada Regionale 429.

Ora di nuovo occhi puntati sull’Elsa

Con l’allerta meteo arancione che scatta stasera e dura fino alla mezzanotte del 24 ottobre, gli occhi degli abitanti di Castelfiorentino sono di nuovo puntati sugli argini del fiume Elsa. Dopo l’alluvione del fiume il 18 ottobre sarebbe stata fatta “un’immediata messa in sicurezza” degli argini dell’Elsa e dai racconti di alcuni residenti risultano “frequenti sopralluoghi dei tecnici e la ricostruzione” delle sponde. Nei pressi di un cantiere stradale per la 429 erano stati abbassati e l’acqua cinque giorni fa ha invaso parte dell’abitato. Ora resta la paura. “Gli argini sono stati ripristinati – spiega un alluvionato – ovviamente sappiamo che non si tratta di lavori definitivi, ma mi sento abbastanza tranquillo perché penso che ora stanno controllando che le cose siano fatte nel modo corretto. Per altri invece la paura è ancora tanta“. Un’altra residente dice di sapere che gli argini sono stati ripristinati e di aver sentito lavorare anche di notte ma “onestamente io non mi sento tranquilla, la cosa è ancora troppo fresca”.

Continua intanto per le famiglie alluvionate l’opera di ripulitura dal fango e la contabilità dei danni, specie per i soldi che andranno sborsati per fare riparazioni e rimettere a posto case e aziende. “È difficile fare una stima – spiega un alluvionato – I danni più grossi sono quelli alle aziende, ma anche le persone hanno locali allagati, muri sporchi, macchine e mezzi agricoli sotto l’acqua“. Ci sono famiglie che hanno subito “oltre 30mila euro di danni“, dice un’altra abitante di Castelfiorentino.

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