Un disastro ambientale sembra essere imminente al largo della costa di Samoa dopo che una nave della marina neozelandese, l’HMNZS Manawanui, si è incagliata su una barriera corallina, ha preso fuoco e infine è affondata. Tutte le 75 persone a bordo, tra cui scienziati civili e personale militare straniero, sono state tratte in salvo, secondo quanto dichiarato dal primo ministro ad interim di Samoa, Tuala Tevaga Iosefo Ponifasio. Tuttavia, la minaccia di uno sversamento di carburante è alta, mettendo a rischio l’ambiente circostante.
L’incidente è avvenuto la mattina di domenica, a circa un miglio dalla costa dell’isola di Upolu, la più popolosa dell’arcipelago. La nave era impegnata in attività di rilevamento idrografico della barriera corallina locale quando si è incagliata, iniziando a imbarcare acqua. In condizioni difficili e nell’oscurità, l’equipaggio ha abbandonato la nave su scialuppe di salvataggio, impiegando fino a 5 ore per raggiungere la terraferma. Alcuni passeggeri sono stati curati per lievi ferite.
La perdita della HMNZS Manawanui segna un evento storico: è la prima nave che la Nuova Zelanda perde in mare dalla fine della II Guerra Mondiale. Costruita originariamente in Norvegia circa 20 anni fa, la nave era entrata in servizio nella marina neozelandese nel 2019 come unità specializzata in immersioni e rilevamenti idrografici.
Garin Golding, capo della marina neozelandese, ha rassicurato sulla preparazione dell’equipaggio e sulle condizioni della nave, affermando che aveva ricevuto la manutenzione ordinaria prima della missione. Tuttavia, le prime ricostruzioni suggeriscono che la nave abbia perso potenza, causando il suo arenamento. Il Ministro della Difesa neozelandese Judith Collins ha confermato che il malfunzionamento ha portato all’incidente e ha escluso la possibilità di recuperare il relitto.
Il disastro ha sollevato preoccupazioni significative sul possibile impatto ambientale, in particolare per il carburante a bordo della nave. Le autorità di Samoa stanno valutando i danni, mentre la Nuova Zelanda ha già dichiarato che si prenderà la responsabilità in caso di sversamenti.
Una commissione d’inchiesta sarà istituita per accertare le cause precise dell’incidente, ma resta la preoccupazione immediata per l’ecosistema marino che potrebbe essere messo in pericolo da uno sversamento di carburante.