Blue Origin e il fascino dello Spazio: emozioni durante il volo suborbitale | VIDEO

Blue Origin ha rilasciato un video che cattura i momenti più emozionanti della missione NS-28
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Ieri, 22 novembre, Blue Origin ha completato con successo la missione suborbitale NS-28, portando 6 passeggeri oltre la linea di Kármán a bordo del veicolo New Shepard. La capsula R.S.S. First Step, al suo 11° volo, ha raggiunto un’altitudine massima di 107 km, offrendo ai passeggeri un’esperienza unica: l’assenza di peso e una vista spettacolare della Terra contro l’oscurità dello Spazio.

Blue Origin ha rilasciato un video che cattura i momenti più emozionanti della missione. Nel filmato, si vedono i passeggeri fluttuare all’interno della capsula, visibilmente emozionati, mentre osservano il panorama terrestre dallo Spazio. Le immagini, condivise online, sottolineano il fascino e la meraviglia di un’esperienza accessibile a un numero sempre maggiore di persone grazie al turismo spaziale.

Tra i passeggeri della missione c’erano Marc e Sharon Hagle, una coppia che aveva già volato su New Shepard durante la missione NS-20 nel marzo 2022. A bordo anche Emily Calandrelli, divulgatrice scientifica e conduttrice televisiva, che con questo volo è diventata la 100ª donna a raggiungere lo Spazio (il conteggio include missioni suborbitali di Virgin Galactic che non superano la linea di Kármán, il confine dei 100 km considerato da Blue Origin come la demarcazione ufficiale dello Spazio).

Il resto dell’equipaggio includeva Austin Litteral, vincitore di un concorso sponsorizzato da una piattaforma di shopping online, James (J.D.) Russell, imprenditore tecnologico, e Henry (Hank) Wolfond, dirigente di una società di investimenti canadese.

La missione NS-28 rappresenta il 9° volo con equipaggio di New Shepard e il 3° effettuato nel 2023, sottolineando l’impegno di Blue Origin nel soddisfare la crescente domanda di turismo spaziale. L’azienda ha recentemente introdotto una nuova capsula e un nuovo razzo per aumentare la capacità dei voli futuri, aprendo ulteriormente le porte a esperienze che un tempo erano riservate a pochi astronauti professionisti.

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