Il consumo globale di antibiotici continua a crescere, nonostante una breve contrazione registrata durante la pandemia. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), si stima che il consumo mondiale raggiungerà i 75,1 miliardi di dosi giornaliere entro il 2030, con un incremento del 52,3% rispetto al 2023, anno in cui il consumo globale era stimato in 49,3 miliardi di dosi.
Lo studio, che ha analizzato i dati provenienti da 67 paesi a medio e alto reddito, rivela che il consumo di antibiotici in queste nazioni è aumentato del 16,3% dal 2016 al 2023, passando da 29,5 miliardi a 34,3 miliardi di dosi giornaliere. I risultati di questa ricerca giungono proprio in concomitanza con l’inizio della Settimana Mondiale per la Consapevolezza sull’Uso degli Antibiotici, che si celebra ogni anno dal 18 al 24 novembre. Questo evento è promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e da altre istituzioni internazionali, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione mondiale sulla crescente minaccia della resistenza antimicrobica (AMR).
Lo studio è stato condotto da Eili Klein di One Health Trust di Washington, DC, e Arindam Nandi di The Population Council di New York, i quali hanno utilizzato i dati sulle vendite farmaceutiche per stimare le tendenze globali nell’uso degli antibiotici tra il 2016 e il 2023 e fare proiezioni sul consumo futuro. Le proiezioni indicano un incremento significativo dei consumi nei prossimi anni.
Nel periodo esaminato, dal 2016 al 2023, il consumo totale di antibiotici nei paesi analizzati è aumentato del 16,3%, raggiungendo i 34,3 miliardi di dosi giornaliere definite (DDD) nel 2023. Questo aumento si traduce in una crescita del 10,6% nel tasso di consumo, passando da 13,7 a 15,2 DDD per 1.000 abitanti al giorno. Gli incrementi più significativi sono stati registrati nei paesi a reddito medio, mentre nei paesi ad alto reddito si è osservata una diminuzione complessiva del consumo.
Un altro aspetto importante emerso dalla ricerca riguarda l’impatto della pandemia, che ha portato a una riduzione notevole del consumo di antibiotici nel 2020, soprattutto nei paesi ad alto reddito. Tuttavia, nei paesi a reddito medio, il consumo è aumentato rapidamente nel 2021, tornando ai livelli pre-pandemia.
L’evoluzione del consumo di antibiotici è un tema cruciale per la lotta contro la resistenza antimicrobica, un fenomeno che minaccia di rendere molti antibiotici obsoleti e inefficaci. La comunità scientifica e le organizzazioni internazionali, tra cui l’OMS, continuano a lavorare per sensibilizzare la popolazione e i governi sulla necessità di un uso responsabile degli antibiotici per preservare la loro efficacia futura.