Quando l’aria gelida proveniente da est-nordest si incanala lungo l’Appennino centrale, la Majella si distingue come uno dei rilievi più soggetti a nevicate spettacolari. La configurazione orografica di questa zona, insieme alla vicinanza al mare Adriatico, crea un mix meteorologico unico che rende la Majella il luogo più nevoso d’Italia durante questi eventi. Il territorio circostante, comprendente località come Sant’Eufemia a Maiella, Roccacaramanico, Passo San Leonardo e Campo di Giove, è situato in una posizione strategica. Questi borghi sono racchiusi tra i monti della Majella a est e il Morrone e i rilievi di Pescocostanzo a ovest. Questo particolare assetto orografico forma una sorta di “imbuto” naturale in cui le correnti fredde di grecale si intensificano, esaltando ‘selvaggiamente’ un fenomeno noto come Staü. La vicinanza all’Adriatico amplifica ulteriormente l’instabilità atmosferica, favorendo l’insorgere di nevicate abbondanti e persistenti.

La Majella, grazie a questa combinazione unica di fattori, è in grado di accumulare quantità di neve che superano di gran lunga quelle registrate su altri rilievi dell’Appennino, incluso il Gran Sasso. Nemmeno il versante teramano del Gran Sasso, noto per le sue condizioni favorevoli, riesce a raggiungere accumuli paragonabili a quelli della Majella durante le ondate di freddo orientale. Al contrario, con situazioni meteorologiche diverse, come quelle generate dalle correnti da ovest-sudovest del Rodano, il quadro si ribalta. In queste condizioni, la Majella resta all’asciutto mentre il Gran Sasso, specialmente sul versante aquilano ma con estensioni significative anche su quello teramano, beneficia di nevicate consistenti.
Questo contrasto tra i due massicci montuosi evidenzia l’importanza dell’orografia e della direzione delle correnti nella distribuzione delle nevicate lungo l’Appennino. La Majella, con il suo particolare legame con le correnti orientali e la vicinanza al mare, rappresenta un esempio straordinario di come il territorio possa modellare e amplificare fenomeni meteorologici, creando scenari invernali di rara intensità e bellezza.