La fine della guerra in Ucraina? Vladimir Putin risponde citando un proverbio russo che si può tradurre non letteralmente con “troppo bello per essere vero”. “Questo è quello che dice il nostro popolo: come bere il miele con le tue labbra”, ha affermato, sottolineando che “ci sforziamo di porre fine al conflitto”. Inoltre rende noto che la Slovacchia ha proposto di fare da “piattaforma” a eventuali negoziati di pace fra la Russia e l’Ucraina. Il 22 dicembre scorso il Premier slovacco Robert Fico è stato a Mosca per incontrare Putin, secondo leader di un Paese europeo a farlo dopo l’inizio della guerra contro l’Ucraina, dopo il Premier ungherese Viktor Orban. “Il Premier Fico ha detto che se ci saranno negoziati, gli slovacchi sarebbero felice di offrirci la piattaforma del suo Paese”, ha spiegato Putin, sottolineando che Mosca “non è contraria”a tale proposta.
“Se si rivelerà necessario, e se constateremo che è richiesto l’uso di armi a medio raggio più potenti, ovviamente le useremo. Ma non abbiamo fretta”. Lo ha detto il presidente russo, in una conferenza stampa al termine della riunione a San Pietroburgo del Consiglio economico supremo eurasiatico, parlando del possibile ricorso ai missili ipersonici Orechnik.
Ucraina, il sondaggio: in Europa crolla disponibilità a sostenere Kiev fino a vittoria
E’ drasticamente diminuita negli ultimi 12 mesi in Europa la disponibilità dell’opinione pubblica a sostenere l’Ucraina “fino alla vittoria”, emerge da un sondaggio condotto da YouGov in Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Danimarca e Gran Bretagna. Il sostegno per una soluzione alternativa del conflitto aumenta di pari passo in ogni Paese.
In Svezia il 50% degli intervistati è favorevole a sostenere l’Ucraina fino alla vittoria, in Danimarca il 40%, in Gran Bretagna il 36. Quando lo scorso gennaio erano rispettivamente il 57, il 51 e il 50%. La percentuale di coloro che si dicono favorevoli a una pace negoziata è nello stesso arco di tempo salito dal 45 al 55% in Italia, dal 38 al 46% in Spagna, dal 35 al 43% in Francia e dal 38 al 45% in Germania.