Cos’è quella “stella” luminosa? Stasera un evento cosmico imperdibile

In queste sere di gennaio uno spettacolo celeste sta raggiungendo il suo apice
MeteoWeb

Quante volte ci è capitato di alzare lo sguardo al cielo notturno, incantati da un puntino brillante che appare come una stella luminosa che sovrasta le altre? Quante volte ci siamo chiesti cosa fosse? Spesso, quella che crediamo essere una stella è in realtà un pianeta, un oggetto celeste che riflette la luce del Sole e che, grazie alla sua posizione, diventa visibile a occhio nudo dalla Terra. Nelle sere di gennaio, questo spettacolo celeste sta raggiungendo il suo apice, con una “parata di pianeti” protagonista del cielo.

Una parata di pianeti, spettacolo da non perdere

In questo mese, 6 pianeti del Sistema Solare – Marte, Giove, Urano, Venere, Nettuno e Saturno – appaiono visibili nel cielo terrestre, creando un “arco” luminoso che lascia senza fiato. Sebbene la serata di oggi, 25 gennaio, sia particolarmente favorevole per osservare questo fenomeno grazie alla presenza di una sottile falce di Luna calante che garantisce cieli scuri, va detto che l’evento non è limitato a una sola notte. Per tutto gennaio, infatti, il cielo serale offre una visione spettacolare di questi corpi celesti.

Cosa osservare nel cielo serale del 25 gennaio

La serata del 25 gennaio rappresenta un momento ideale per osservare la parata planetaria. Guardando verso Ovest poco dopo il tramonto, si possono vedere Venere e Saturno vicini tra loro, con Giove che brilla più in alto nel cielo a Sud e Marte che domina la parte orientale con il suo caratteristico colore rossastro. Urano si trova appena a destra di Giove, mentre Nettuno è sopra Venere. Tuttavia, per osservare Urano e Nettuno è necessario disporre di un telescopio, poiché sono troppo deboli per essere visibili a occhio nudo.

Per chi non avesse la possibilità di osservare il fenomeno dal vivo a causa di nuvole o altri impedimenti, il Virtual Telescope Project, a cura dell’astrofisico Gianluca Masi, offre una diretta streaming gratuita dell’evento a partire dalle 18:30 ora italiana, permettendo di ammirare anche i pianeti meno visibili come Urano e Nettuno.

Appuntamento con Mercurio a marzo

Se la parata di gennaio è già notevole, le prime settimane di marzo promettono uno spettacolo ancora più straordinario con l’ingresso di Mercurio. Questo pianeta, il più vicino al Sole, raggiungerà la sua massima elongazione est il 12 marzo, posizionandosi tra Saturno e Venere, vicino all’orizzonte occidentale poco dopo il tramonto. In quel periodo, una sottile falce di Luna completerà il quadro celeste, offrendo una visione mozzafiato.

Tuttavia, è importante sottolineare che il fenomeno è destinato a concludersi con l’uscita di scena di Saturno, che il 12 marzo sarà in congiunzione solare, rendendolo invisibile dalla Terra.

La verità dietro la “parata dei pianeti”

Contrariamente a quanto spesso riportato, non si tratta di un “allineamento planetario“. I pianeti non formano mai una linea perfetta nel cielo, poiché orbitano intorno al Sole su piani leggermente diversi. Quello che vediamo è un effetto prospettico: i pianeti si dispongono lungo l’eclittica, il piano orbitale del Sistema Solare, creando una sorta di allineamento apparente che possiamo definire “parata di pianeti“.

Questo evento, sebbene non unico, è relativamente raro. Come ha spiegato Robin Scagell, vicepresidente della Society for Popular Astronomy, “la parata dei pianeti di quest’anno è una delle migliori degli ultimi 45 anni. Da aprile 1980, quando Marte era vicino e potevamo vedere Giove, Saturno e Venere, non c’è stata un’opportunità così fantastica di vedere metà del Sistema Solare in tutto il suo splendore“. La prossima opportunità simile si presenterà solo nel 2036.

Come osservare l’evento

Il momento migliore per ammirare la parata è circa 45 minuti dopo il tramonto. Iniziate guardando verso Sud/Ovest per individuare Venere, il più brillante, con Saturno subito sotto. Spostando lo sguardo verso Sud/Est, potrete vedere Giove, l’oggetto più luminoso in quella direzione, seguito da Marte con il suo colore rosso-dorato.

Chi vive in aree con forte inquinamento luminoso può trovare difficoltà nell’individuare i pianeti più deboli. In questi casi, allontanarsi dai centri abitati o utilizzare un telescopio può fare la differenza. Inoltre, lo streaming del Virtual Telescope Project è un’ottima alternativa.

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