“È stato tremendo. Un boato incredibile, il divano si è sollevato e le vetrate hanno continuato a tremare. Ho pensato fosse una bomba, poi mi sono affacciata al balcone e ho visto il fuoco”. Nelle parole di Rita Greco, una dei residenti del rione San Giovanni Galermo, a Catania, c’è ancora la paura avvertita dopo l’esplosione che ieri sera ha provocato il crollo di una palazzina del rione. La sua casa è a soli 500 metri dal luogo del crollo. “Ho capito quello che era successo – racconta all’Adnkronos – quando mio marito mi ha chiamato dall’auto dicendomi che le forze dell’ordine lo avevano fermato all’inizio della strada e dovevamo lasciare casa”.
Adesso Rita insieme al marito e ai due figli attende che i vigili del fuoco le dicano se e quando potrà tornare a casa. “Ieri ho preso il casa e sono scappata- dice – aspetto di poter entrare in casa almeno per prendere le cose più importanti”.
Catania: 160 persone sfollate, 45 già sistemate in albergo
“Abbiamo circa 160 persone sfollate di cui 45 già sistemate negli alberghi e per le altre il Comune di Catania si sta occupando di reperire altre strutture in modo da poter dare, entro poche ore, alloggio a queste persone”. A parlare dal rione San Giovanni Galermo di Catania è Giuseppe La Rosa, dirigente del Servizio regionale Protezione civile di Catania.
In tanti questa mattina si sono radunati nei pressi della palazzina e a turno, accompagnati dai vigili del fuoco, hanno potuto recuperare alcuni oggetti personali e beni di prima necessità. Già ieri sera 45 persone hanno trovato sistemazione fra l’hotel Nettuno e l’Ares hotel. Non sono mancati i momenti di tensione con residenti che insistevano per poter entrare nelle loro case.