L’Unione Europea ha deciso di non includere un divieto totale sull’acquisto di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia nel suo sedicesimo pacchetto di sanzioni, nonostante le pressioni di alcuni Stati membri per bloccare completamente le importazioni del combustibile. Lo hanno riferito a ‘Politico’ due diplomatici dell’UE, che hanno parlato in forma anonima. Secondo le fonti, la Commissione Europea presenterà formalmente la nuova proposta ai governi dell’UE mercoledì. Il piano non prevede un divieto generale sulle importazioni di GNL russo, ma si limiterà a impedire che il gas liquefatto venga trasportato verso terminali non collegati alla rete energetica dell’Unione. Questa misura, però, non avrà un impatto significativo sulla maggior parte delle importazioni attuali.
Oltre al GNL, il pacchetto sanzionatorio prevede nuove misure contro le petroliere obsolete che operano nella cosiddetta “flotta ombra” della Russia. Secondo altri due diplomatici europei, l’UE intende sanzionare 74 nuove navi coinvolte nell’esportazione di petrolio russo. Un altro elemento chiave del pacchetto è la limitazione delle esportazioni di alluminio dalla Russia, una risorsa di cui l’UE dipende ancora per circa il 6% del suo fabbisogno totale. Inoltre, verranno imposte restrizioni sui dispositivi per videogiochi, come la console Xbox di Microsoft, che secondo le autorità europee sarebbero utilizzati da Mosca per pilotare droni militari.
Le altre reazioni
La mancata inclusione di un divieto totale sul GNL russo ha però deluso i membri più intransigenti dell’UE nei confronti della Russia. Lo scorso mese, dieci Stati membri, tra cui Finlandia, Polonia e i Paesi Baltici, avevano chiesto alla Commissione di “vietare l’importazione di gas e GNL russi il prima possibile”.
“È un peccato”, ha commentato il ministro dell’Energia lituano Žygimantas Vaičiūnas. “In una certa misura, siamo delusi.” Tuttavia, Vaičiūnas ha espresso speranza per la futura pubblicazione di una “roadmap” dell’UE volta a eliminare completamente la dipendenza energetica dalla Russia. “Non perdiamo la speranza che un divieto sul GNL possa essere coordinato nel prossimo futuro”, ha aggiunto il ministro.
L’adozione del nuovo pacchetto sanzionatorio arriva in un momento in cui i dati mostrano un aumento record delle importazioni di GNL russo nell’UE. Secondo un rapporto pubblicato martedì, lo scorso anno le esportazioni russe di GNL verso l’UE sono aumentate di quasi il 20% rispetto al 2023. Finora, l’UE ha vietato la maggior parte delle importazioni di carbone e petrolio russi, ma ha ripetutamente fallito nel limitare gli acquisti di gas da Mosca a causa dell’opposizione di alcuni Paesi, tra cui l’Ungheria.
La maggior parte del GNL russo arriva nei porti di Spagna, Belgio e Francia dal gigantesco impianto di Yamal, situato nella Siberia settentrionale. Tuttavia, altri Paesi dell’UE dipendono da acquisti indiretti di questo combustibile. Nel 2023, il gas liquefatto russo ha rappresentato fino al 9% delle importazioni tedesche di gas. Nonostante le divisioni interne, il dibattito sulle sanzioni energetiche contro la Russia rimane acceso e potrebbe evolversi nei prossimi mesi con nuove misure mirate.