Centro/Sud nella morsa di freddo e neve, scuole chiuse e disagi: Calabria sommersa, imbiancata anche Cosenza. Emergenza nelle zone terremotate del Centro Italia [FOTO e VIDEO]

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Freddo e neve attanagliano il Centro/Sud, come ampiamente previsto dalle previsioni dei giorni scorsi. Anzi, in Calabria la neve è scesa persino più in basso rispetto alle previsioni, imbiancando Cosenza e tutta la Valle del Crati ad appena 200 metri sul livello del mare. Sila e Pollino sono letteralmente sommersi dalla neve fino a bassa quota, con accumuli abbondanti. Disagi e scuole chiuse in molti comuni (Cosenza, Rende, Castrolibero, Montalto Uffugo). Nel centro storico di Cosenza, nei pressi del teatro Rendano, un albero è caduto per il peso della neve, fortunatamente senza causare danni a cose o persone. Nella zona sono diversi gli alberi sulla cui stabilità sono in corso verifiche. L’area è stata transennata per precauzione e la viabilita’ è interdetta. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Polizia municipale. In città le scuole sono state chiuse su disposizione del sindaco. Lezioni sospese anche all’Università della Calabria. La viabilità viene garantita da mezzi spazzaneve, ma il tratto autostradale cosentino dell’A2 Salerno-Reggio Calabria è stato interdetto al traffico pesante.

Cosenza, nevica in città: Piazza Bilotti imbiancata [VIDEO]

Cosenza imbiancata dalla neve [VIDEO]

Ma il maltempo sta colpendo anche le altre Regioni del Sud, a partire dalla Sicilia: a Messina la temperatura è crollata a +7°C sulla costa, a Palermo abbiamo appena +8°C in pieno giorno. Piove su tutta la fascia tirrenica siciliana con nevicate a bassa quota tra Madonie, Nebrodi, Peloritani ed Etna.

Neve e scuole chiuse in molti comuni dell’alta Irpinia, in Campania. Dalla notte scorsa la neve e’ ricomparsa abbondante anche ad Adriano Irpino e nei comuni vicini. I sindaci nella notte hanno emesso ordinanze di chiusura per le scuole in previsione di una giornata particolarmente fredda e difficile sul fronte della viabilita’. Si circola sull’autostrada Napoli-Canosa, ma nel tratto Avellino Est-Candela ci sono rallentamenti dovuti alla neve. I mezzi spargisale sono continuamente in azione per assicurare che il tratto sia percorribile. Difficolta’ lungo la Statale 7 Bis Ofantina, soprattutto nel tratto Volturara Irpina – Lioni. Si circola solo con pneumatici invernali e catene. In molti Comuni e’ scattato il piano di emergenza poiche’ si prevedono gelate notturne. Le scuole potrebbero rimanere chiuse anche domani. Nel Beneventano e’ l’alto Fortore la zona piu’ colpita, dove la neve ha fatto la sua comparsa fino a dieci centimetri. In giornata il piano antineve scattera’ anche nella Valle Telesina e in valle Caudina. Vigili del fuoco e protezione civile sono in stato di allerta.

Sempre in Campania, nevica copiosamente nella provincia di Salerno, in particolare nella zona più meridionale del salernitano e nel Vallo di Diano. In diversi comuni, i sindaci hanno deciso di tenere chiusi, per la giornata di oggi, gli istituti scolastici. A Petina, l’amministrazione comunale, comunicando che le scuole resteranno chiuse, invita i cittadini “a non uscire automuniti se non in casi urgenti”. A Sicignano degli Alburni, il primo cittadino ha ordinato la chiusura di tutte le scuole pubbliche di ogni ordine e grado e anche del micro-nido prima infanzia di localita’ Zuppino. A Sala Consilina, “a causa della neve caduta questa notte nel Vallo di Diano, e dei possibili conseguenti disagi che potrebbero derivare nella viabilita'”, il sindaco ha firmato l’ordinanza di chiusura dei plessi scolastici. Inoltre, fanno sapere dal Comune salese di avere a disposizione tre tonnellate di sale con brecciolino frammisto. A Montesano sulla Marcellana, il sindaco, stamane alle 5.20, ha pubblicato l’ordinanza con la quale dispone la chiusura delle scuole e, su Facebook, una foto specificando che “l’intero territorio comunale e’ ricoperto di neve e continua a nevicare”. Scuole chiuse, poi, ad Atena Lucana, a Casalbuono, a Teggiano, a Padula, a Piaggine, a Caggiano, a San Rufo e a Monte San Giacomo.

Nevica dalla scorsa notte anche in Basilicata, su buona arte del Potentino. Al momento non si segnalano situazioni di emergenza. Al lavoro mezzi spazzaneve della Provincia e dell’Anas lungo le principali strade. Qualche rallentamento si registra sul raccordo autostradale Potenza Sicignano, sulla “658” Potenza Melfi e sulla “598” fondovalle dell’Agri. Dalle 22 di ieri sera e’ stata disposta dal Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, l’interdizione al traffico sulle strade statali e provinciali ai veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate. A causa del maltempo le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse a Potenza e in diversi comuni della provincia.

Maltempo anche in Puglia dove comunque non c’è il gelo della scorsa settimana: piove con +6°C a Bari, Taranto e Lecce, +7°C a Brindisi e Foggia. La neve cade oltre i 600-700 metri di altitudine, soprattutto nel foggiano, a Vico del Gargano, in località Jacotenete, nel cuore della Foresta Umbra, e a Monte Sant’Angelo. Qui il sindaco Pierpaolo d’Arienzo ha firmato l’ordinanza per la chiusura delle scuole. Gia’ dall’alba sono entrati in funzione i mezzi spargisale e spazzaneve della Provincia di Foggia. Neve anche nella parte settentrionale dei Monti Dauni, a Rocchetta Sant’Antonio, a Sant’Agata di Puglia, ad Anzano di Puglia, a Faeto e a Monteleone di Puglia. Anche in questi comuni del Foggiano i sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole a scopo precauzionale. Non si registrano, al momento, particolari disagi alla circolazione stradale.

Emergenza neve e gelo nelle zone terremotate di Amatrice e Accumoli

Intanto una nuova intensa nevicata nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016. Dalle prime luci di questa mattina la neve sta cadendo copiosa ad Amatrice e Accumoli, dove si registrano disagi alla viabilita’ interna e alle strade di accesso alle zone abitate. Ad Amatrice la temperatura minima di stamattina è stata di -4°C, adesso nevica con -2°C in pieno giorno e continuerà a nevicare fino a domani sera con temperature in ulteriore calo. Nessun problema invece lungo la Salaria, che risulta percorribile in entrambi i sensi di marcia. Le amministrazioni territoriali hanno attivato le strutture di emergenza per fronteggiare la nuova ondata di maltempo.

Neve e gelo anche in Sardegna

La Sardegna dell’interno si e’ svegliata imbiancata: nei paesi di montagna del Nuorese continua nevicare e le temperature sono scese a picco fino a -5. Qualche fiocco di neve e’ caduto anche sotto i 500 metri dal livello del mare e a Nuoro. Con le prime luci dell’alba le strade sono diventate delle vere e proprie lastre di ghiaccio e cosi’ alcuni sindaci hanno deciso di emanare l’ordinanza di chiusura delle scuole: niente campanella per gli studenti di Desulo, Fonni, Ollolai, Tonara e Gadoni. Niente lezioni anche nell’alta Gallura, scuole chiuse a Bortigiadas, Tempio Pausania e Budduso’. Nel Nuorese, intanto, i mezzi comunali spargi sale sono in azione dall’alba dopo avere lavorato tutta la notte anche sulle strade come la Sp 7 che collega Desulo a Fonni, sulla statale che va da Sorgono a Gavoi e sulla Statale 295 da Tonara sino alla cantoniera di Ortuabis. neveanche sulla Statale 131 sull’altopiano di Campeda. I valichi sono percorribili solo con catene o pneumatici invernali. Attualmente non si registrano interruzioni nella viabilita’: in particolare, pero’, sulla Statale 389 la Polizia stradale raccomanda prudenza per la presenza di tratti di ghiaccio, soprattutto sui cavalcavia.

E intanto al Nord splende il sole e fa caldo per il foehn: allarme siccità per il fiume Po

Mentre il Sud è bloccato dalle bufere di neve al Nord cresce l’allarme siccità con il livello del Po sotto di 3,5 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti al Ponte della Becca (Pavia), sullo stato del più grande fiume italiano che è rappresentativo dell’anomalie climatiche con una Italia alla rovescia e spaccata in due.

“Al nord praticamente non piove e non nevica dall’inizio dell’inverno – ricorda l’associazione – e gli effetti si fanno sentire con il ripetersi di incendi boschivi fuori stagione mentre cresce l’allarme degli agricoltori per la mancanza di acqua necessaria a creare le riserve idriche per i prossimi mesi. Un antico proverbio contadino dice che ‘sotto la neve c’è il pane’ per rimarcare l’importanza di nevicate che coprano i terreni e le semine con una coltre protettive contro i grandi geli dell’inverno, ma la mancanza di precipitazioni rischia di compromettere colture come grano e mais che è alla base dell’alimentazione di mucche e vitellini nelle stalle della Penisola”. Oltre al sole, fa anche caldo per il foehn alpino con temperature quotidianamente fino a +15°C tra Piemonte e Lombardia, anche in collina.

“A preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è anche il livello dei laghi con quello di Como che si trova sotto di 34 centimetri rispetto alla media storica con un riempimento poco sopra il 23%. La mancanza di precipitazioni è accompagnata al Nord da una anomalia nelle temperature dopo che l’anno appena trascorso – rileva l’associazione – è stato lungo la Penisola il più caldo dal 1800 ad oggi per l’Italia con una anomalia di +1,58 gradi sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000)”. “L’aumento medio delle temperature è accompagnato dall’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma e – sottolinea la Coldiretti – si manifesta il rincorrersi di siccità e gelate, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo al sole. Il risultato – conclude l’associazione – è il ripetersi di eventi estremi che provocano danni all’agricoltura che nel solo 2018 ha subito perdite per 1,5 miliardi di euro”.

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