Previsioni Meteo Estate 2013: tra anticiclone Sub-Tropicale e “anno senza estate”, ecco che stagione sarà

MeteoWeb

ImmagineManca poco all’inizio dell’estate: meno di 48h al 1° giugno che segna, sul calendario, il “via” della stagione meteorologica, e meno di 23 giorni al solstizio d’estate che quest’anno scatterà all’alba del 21 giugno. Mai come quest’anno la gente si chiede che tempo farà, alla luce delle condizioni meteo incredibilmente avverse delle ultime settimane: non si parla d’altro per strada, in ufficio, nei bar, soprattutto dopo l’allarme di un meteorologo francese che ha parlato di anno senza estate.
Noi su MeteoWeb ribadiamo sempre che le previsioni stagionali sono una pratica epica, un’impresa non difficile ma impossibile, e che in base alle tecnologie odierne si tratta solo di modelli sperimentali per poter arrivare, in un futuro, alla realizzazione di previsioni affidabili anche da un mese all’altro, cosa che oggi appare ancora utopistica. Dopotutto riportiamo di stagione in stagione queste previsioni di ogni centro di calcolo. La scorsa settimana abbiamo pubblicato i bollettini di LaMMA, Cnr e del noto meteorologo Mario Giuliacci, mentre stamani abbiamo ripreso quelle di AccuWeather, che negli ultimi anni si sono rivelate le più affidabili (cioè, detto in soldoni, le meno sballate).
ImmagineIn base a un’analisi di tutte queste previsioni, abbiamo realizzato la mappa a corredo dell’articolo che sintetizza come potrebbe essere l’estate 2013: l’anticiclone Sub-Tropicale dovrebbe ergersi dall’Africa centrale verso il Mediterraneo centro/orientale e l’Europa orientale, interessando il Sud Italia, tutti i Balcani e l’est Europeo, fin sulla Russia. In queste aree potremmo avere una stagione calda e siccitosa.
Invece si potrebbe davvero parlare di “anno senza estate” nell’estremo nord continentale e nelle zone occidentali, tra Norvegia, Svezia, Regno Unito, Belgio, Olanda, Francia, penisola Iberica e anche nord/ovest italiano, fin nel Maghreb, con continue ondate di freddo nord Atlantico e perturbazioni oceaniche che alimenteranno il maltempo, anche se senza ombra di dubbio non mancheranno anche delle ondate di calore con belle giornate di sole e temperature gradevoli, ma saranno periodi brevi che in un contesto stagionale di tre mesi diventeranno climaticamente insignificanti rispetto alle più lunghe fasi fredde e perturbate.
Di conseguenza, nelle aree di confine tra le due anomalie principali si creerà la convergenza tale da alimentare i fenomeni più estremi, e cioè nel nord dell’Algeria, nell’area alpina (centro/nord Italia, Svizzera, Austria, Slovenia, sud della Germania, Repubblica Ceca e Ungheria), e Paesi Baltici (nord della Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, sud della Finlandia e sud/est della Svezia), dove potranno concentrarsi i fenomeni più estremi, con forti temporali, grandinate e trombe d’aria. Un’evoluzione da prendere con le pinze per una stagione che promette una spiccata vivacità atmosferica, da seguire passo passo senza mai staccare la spina.

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