Gli adolescenti statunitensi sono più sedentari di quanto finora ritenuto: a 19 anni fanno la stessa attività fisica di un sessantenne, contribuendo a peggiorare il rischio di obesità. L’allarme arriva da un ampia ricerca condotta presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, negli Usa, e pubblicata su Preventive Medicine. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda almeno 60 minuti di attività fisica al giorno dai 5 ai 17 anni. Dallo studio è emerso che più del 25% dei bambini e il 50% delle bambine dai 6 ai 11 anni non aveva soddisfatto la raccomandazione, così come non lo aveva fatto più del 50% degli adolescenti e il 75% delle adolescenti tra 12 e 19 anni. I ricercatori hanno utilizzato i dati del National Health and Nutrition Examination Survey relativi a 12.529 partecipanti (44% maschi) a cui sono stati fatti indossare, per sette giorni, dispositivi di monitoraggio per misurare quanto tempo fossero stati impegnati in attività fisiche.
“I partecipanti – raccontano – sono stati divisi in cinque gruppi: bambini (6-11 anni); adolescenti (12-19); giovani adulti (20-29); adulti (31-59); anziani (fino a 84 anni). A preoccupare soprattutto i 19enni, risultati spesso sedentari come i sessantenni. Quello dei giovani adulti è stato l’unico gruppo che ha visto un aumento dei livelli di attività fisica, specie a prima mattina. Per tutti i gruppi di età i maschi avevano livelli di attività più elevati rispetto alle femmine, in particolare ad alta intensità, ma superati i 35-40 anni questi livelli sono scesi nettamente rispetto alle femmine. Tra gli over 60, infine, gli uomini erano più sedentari.”