Salute: la dieta mediterranea potrebbe migliorare la qualità del sonno, di conseguenza anche quella della vita

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Anche se esistono alcune prove della relazione tra durata/qualità del sonno e alimentazione, le associazioni tra il sonno e i modelli alimentari restano poco esplorate. Questa motivazione ha spinto i ricercatori dell’Harokopio University di Atene a valutare la durata e la qualità del sonno in relazione alla dieta mediterranea. I partecipanti dello studio, pubblicato su Geriatrics & Gerontology International, erano 1.639 adulti di 65 o più anni.

La qualità, ma non la durata, del sonno era positivamente associata alla dieta mediterranea, anche dopo aver aggiustato i risultati per fattori come età, sesso, depressione, anni di istruzione, indice di massa corporea, livello di attività fisica e consumo di energia totale. Per quanto riguarda le età nello specifico, la qualità del sonno aveva un’associazione positiva con l’aderenza alla dieta mediterranea nelle persone di età pari o superiore a 75 anni. Le associazioni tra sonno e dieta mediterranea, inoltre, non differivano tra uomini e donne.

dieta mediterranea anzianiAlcuni aspetti della dieta mediterranea, quindi, potrebbero promuovere un sonno migliore o, in alternativa, un sonno di scarsa qualità potrebbe far consumare alle persone cibi meno salutari. Gli autori dello studio fanno notare che la direzione di queste associazioni deve essere ancora chiarita.

La definizione “dieta mediterranea” è ampiamente utilizzata per descrivere un modello alimentare caratterizzato dall’abbondanza di cibi di origine vegetale: frutta, verdura, cereali, legumi e noci. L’olio di oliva (benefico per la salute cardiovascolare, ndr) è la principale fonte di grassi. Una dieta mediterranea include anche moderate quantità di prodotti lattiero-caseari, quantità basse-moderate di pesce e pollo, carne rossa in piccole quantità e un modesto consumo di vino. Dobbiamo esplorare ulteriormente il meccanismo che collega questo modello salutare a migliori abitudini del sonno, promuovendo quindi la qualità della vita delle persone più anziane”, ha dichiarato la Dott.ssa Mary Yannakoulia, autrice dello studio. Nonostante siano necessari ulteriori ricerche, nel contesto degli interventi di gestione del sonno nelle persone più anziane dovrebbe essere preso in considerazione il miglioramento della qualità dell’alimentazione.

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