Coronavirus, donna ricoverata allo Spallanzani: secondo il nuovo bollettino sono “stabili i due cinesi, in buone condizioni il paziente italiano che ha iniziato la terapia antivirale”

Sono stabili le condizioni della coppia cinese ricoverata in Italia, mentre il giovane italiano risulta in buone condizioni: il bollettino dell'Istituto Spallanzani di Roma
MeteoWeb

Sono stabili le condizioni della coppia cinese ricoverata all’Istituto Spallanzani di Roma: i due pazienti restano in terapia intensiva, la prognosi è ancora riservata. E’ quanto emerge dal bollettino appena diffuso dall’Istituto capitolino.

Il giovane italiano, ricoverato allo Spallanzani due giorni fa con infezione confermata da nuovo Coronavirus, “è in buone condizioni generali, con quadro clinico invariato. Persiste lieve febbricola e iperemia congiuntivale, in fase di risoluzione. Il paziente ha iniziato terapia antivirale”. 

“Il ragazzo è sereno, oggi gli abbiamo portato i giornali, gli abbiamo chiesto se avesse bisogno di qualcosa ma ci ha detto di no, è in costante collegamento con la famiglia. Ho sentito il padre, c’è molta serenità e forza. Il ragazzo segue il suo lavoro di ricercatore. Diciamo che questa è una pausa che speriamo andrà tutto bene. È molto fiducioso”. Ha affermato Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio. Il giovane paziente, che si è contagiato durante un viaggio in Cina, “lavora con il suo computer e ha chiesto ad una certa ora di non essere disturbato, perché sta proseguendo la sua attività di ricerca con l’università – ha aggiunto D’Amato – I suoi familiari non sono qui, abbiamo sentito il papà che è tranquillo. Anche lui è un professionista della sanità e sa di cosa si sta parlando”. Alla domanda se il ragazzo fosse preoccupato di aver contagiato i suoi compagni di quarantena alla Cecchignola, D’Amato ha risposto che “non si è parlato di questo”.

Sono stati sottoposti al test per il nuovo coronavirus, all’Istituto Spallanzani di Roma, 48 pazienti, di cui 34 sono risultati negativi e dimessi. Sono 14 i pazienti ancora ricoverati. Dei 14 pazienti ricoverati, fa il punto lo Spallanzani, tre sono i casi confermati (la coppia cinese e il giovane italiano), 9 sono i pazienti sottoposti al test e ancora in attesa dei risultati, mentre 2, nonostante siano risultati negativi al test, restano ricoverati per altri motivi clinici. Continua la quarantena per le 20 persone che sono i contatti dei coniugi cinesi attualmente ricoverati in terapia intensiva allo Spallanzani.

“Ci sono nove pazienti sottoposti a test”, all’Istituto Spallanzani di Roma, “per la ricerca del nuovo coronavirus e in attesa di risultato, tra questi ci sono anche italiani, qualcuno del Lazio. Alcuni sono negativi e per altri stiamo aspettando il secondo test per avere certezza della negatività”. Lo ha affermato Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma

“20 pazienti cinesi in fase finale di quarantena”

“Tra i pazienti cinesi in isolamento all’Istituto Spallanzani di Roma, ci sono anche dei bambini, che oggi ho visto e si stavano godendo un po’ di sole. Per loro è una situazione difficile, sono passati molti giorni ma siamo nella fase finale della quarantena e speriamo che vada tutto bene, così potranno tornare alle loro famiglie”. Lo ha affermato Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio, che oggi ha incontrato il giovane ricercatore positivo al coronavirus e in isolamento allo Spallanzani e le 20 persone di origine cinese ancora in osservazione, perché hanno viaggiato in gruppo della coppia che è risultata positiva al nuovo Coronavirus.

In arrivo donna da Cecchignola

“Trasferimento precauzionale allo Spallanzani per uno dei 56 rimpatriati da Wuhan e in quarantena alla Cecchignola. Si tratta – riferisce una nota del ministero della Salute – di una donna con sola congiuntivite”. “Sebbene negativa al test di nuovo coronavirus 2019-nCoV, è stata trasferita, a titolo precauzionale, all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti”, riferisce ancora il ministero.

Altri 5 contagi nelle Alpi francesi, al confine con l’Italia

I cinque nuovi casi di contagio da coronavirus in Francia sono stati diagnosticati sulle Alpi francesi, nell’Alta Savoia, al confine con l’Italia e la Svizzera. Si tratta di cinque cittadini britannici, quattro adulti e un bambino, che alloggiavano nello stesso chalet, nella localita’ di Contamines-Montjoie.

Costoro sono stati contagiati da un altro cittadino britannico, che era stato a Singapore tra il 20 e il 23 gennaio e che, dopo il suo rientro, aveva trascorso quattro giorni in montagna, alloggiando nello stesso chalet degli altri cinque. I contagiati sono stati ricoverati all’ospedale di Lione e, ha spiegato la ministra della Salute, Agne’s Buzyn, le loro condizioni non destano preoccupazione.

 

Condividi