E’ ancora emergenza coronavirus e mentre il numero dei contagi in Cina è aumentato vorticosamente, gli occhi dell’Europa e del mondo intero sono puntati sulle informazioni: l’epidemia si estenderà ulteriormente anche oltre-Cina? Sarà possibile prevenirla? Come riconoscere chi è contagiato?
Bisogna ricordare che l’epidemia di Coronavirus interessa al 98% la Cina, per cui il rischio negli altri paesi è ridotto, inoltre non sempre chi ha contratto il virus può manifestare dei sintomi evidenti, come febbre o tosse, in quanto nella fase iniziale i sintomi non si manifestano. Ha fatto scalpore la notizia, di qualche giorno fa, di un super diffusore inglese che era riuscito a contagiare 11 persone e che è stato dimesso l’altro ieri.
L’uomo ha contratto il virus a Singapore, dove si trovava per una conferenza, ha poi raggiunto la famiglia in una località sciistica sul Monte Bianco in Francia ma era ignaro di tutto in quanto non manifestava sintomi: lì ha contagiato 6 persone. Tornato a Brighton si è recato in un pub dove ha diffuso ulteriormente il virus.
Ma quei sono le caratteristiche dei super diffusori? Non è facile definirle, nonostante essi siano una costante nella storia delle epidemie, come spiega Massimo Galli, direttore e dell’Unità di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano: “Dell’esistenza di superdiffusori nella storia delle epidemie siamo certi, per esempio nel caso della Sars ci furono ma per fortuna la grande maggioranza dei colpiti disperdeva relativamente poco virus”.
Innanzitutto un super diffusore è colui che è riuscito a trasmettere la patologia ad almeno 8 persone. Al momento in Cina sono stati identificati altri 2 super diffusori di Covid-19, come ha spiegato il noto virologo Roberto Burioni attraverso il proprio portale Medical Facts, uno che ha contagiato 10 pazienti in una città della provincia di Jiangsu, mentre nella città di Xinyu un solo operatore sanitario pare aver contagiato 15 persone, quasi il totale dei casi verificatasi in città, che sono al momento 17.
Le caratteristiche del super diffusore non sono state ancora definite dalla scienza, vi sono infatti differenti correnti di pensiero: alcuni ritengono che egli sia una persona con difese immunitarie basse, pesantemente aggredito dalla malattia. In tal modo diventa un “serbatoio” di virus, che saranno poi diffusi. Secondo altri, come gli esperti del giornale inglese The Guardian, il super diffusore è l’esatto contrario, ossia una persona con le difese immunitarie particolarmente efficienti da essere contagiato senza manifestare sintomi evidenti. Un’altra ipotesi, poco probabile per la verità, prevede che il super diffusore ha contratto una dose di virus più alta della media, mentre secondo alcuni egli è stato attaccato contemporaneamente da più agenti patogeni e questo ha indebolito il suo sistema immunitario.
Si evince che non è al momento possibile conoscere in maniera scientifica le caratteristiche dei super diffusori, tuttavia si sa che essi sono presenti in numero estremamente ridotto per cui le precauzioni generali devono rimanere le stesse: lavare spesso e bene le mani, disinfettare i luoghi in cui si vive, evitare le zone a rischio e assumere una buona dose di vitamina C e di super-alimenti in grado di mantenere il sistema immunitario forte.