Continua ad aggravarsi il bilancio dell’epidemia di Coronavirus che sta colpendo l’Italia: il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha appena fornito i dati aggiornati alle ore 17:00 di oggi e i numeri non sono confortanti. Nelle ultime 24 ore, infatti, abbiamo avuto un vero e proprio boom di contagi (oltre 1.500, record dall’inizio dell’epidemia) e altri 97 morti. Le persone guarite, invece, sono state 102. Il bilancio dell’epidemia in Italia è di 9.172 contagiati, di cui 463 morti e 724 guariti. Le persone che oggi risultano ammalate sono 7.985, di cui 4.316 ricoverate nei reparti di malattie infettive degli ospedali, circa 800 sono le persone in gravi condizioni nei reparti di terapia intensiva e circa 3.000 si trova in isolamento domiciliare. I numeri sono drammatici, con un aumento esponenziale non solo dei morti e dei ricoverati in gravi condizioni, ma anche dei nuovi contagiati. Un dato che lascia immaginare come quest’emergenza si trascinerà ancora a lungo.
La tabella con il dettaglio Regione per Regione:
Coronavirus, come la Lombardia sta fronteggiando l’emergenza: “abbiamo già 223 posti letto di terapia intensiva in più rispetto all’inizio dell’emergenza, presto altri 150”
In Lombardia 5.469 positivi (1.280 in piu’ rispetto a ieri), 2.802 ospedalizzati, (piu’ 585 rispetto a ieri), 440 pazienti in terapia intensiva (41 nuovi oggi). Crescono i dimessi, 646, e crescono i decessi 333 (76). Questo il bollettino della situazione coronavirus in Lombardia fornito dall’assessore al Welfare Giulio Gallera durante la conferenza stampa di aggiornamento sull’infezione da covid-19. L’assessore ha anche spiegato che adesso grazie all’impegno profuso, la Regione Lombardia ha 223 posti in terapia intensiva in più rispetto all’inizio dell’emergenza Coronavirus. “Siamo riusciti in 15 giorni ad aprire 150 posti, oggi siamo a più 223 posti letto in terapia intensiva. E contiamo di aprirne altri 150 nel giro di sette giorni“. L’assessore ricorda che la Regione poteva contare in situazioni normali su 900 posti letto in rianimazione: 176 dedicati a patologie specifiche e 724 posti “sparpagliati per i bisogni complessivi delle patologie ordinarie, tra strutture pubbliche e private“. A questi si sono aggiunti 223 letti che aumenteranno ancora nei prossimi giorni di ulteriori 150 unità. “La sfida è avere più posti di quelli necessari per contenere la diffusione del virus“, conclude Gallera.
“Sono diventati 1.600 i caschi CPAP, ne abbiamo ordinati e ne stanno arrivando altri 500 entro domani“, ha spiegato Gallera, parlando dell’emergenza coronavirus e dei dispositivi CPAP per la ventilazione meccanica non-invasiva.
Coronavirus, l’assessore della Lombardia: “se la gente continua a uscire, il contagio non si fermerà. Bisogna stare chiusi in casa, funziona. Nell’ex zona rossa del lodigiano è crollato il numero dei contagiati”
“Se faranno come sabato scorso il risultato sarà solo la crescita delle persone contagiate“, ha detto Gallera in diretta Facebook criticando le tante persone che nel fine settimana non sono rimaste a casa ma sono uscite in Lombardia. Con un comportamento piu’ riservato, invece, “penso che verso la fine della settimana potremo notare un trend virtuoso” come quello che si e’ verificato nella zona rossa dove l’aumento dei contagi ha frenato.
“Abbiamo bisogno di avere un sistema in grado di curare tutti, quelli che si ammalano di coronavirus e anche quelli che hanno un infarto, un ictus o un incidente“, ha aggiunto Gallera nel consueto punto in diretta Facebook. “Abbiamo bisogno che il sistema rimanga solido, per questo abbiamo bisogno di contenere la diffusione del virus. Se cresce come in queste 2 settimane non saremo in grado per tempo di dare una risposta di qualita’, ma se le persone rimangono al loro domicilio i risultati ci sono“. Gallera ha fatto l’esempio del lodigiano dove con la zona rossa c’e’ stata “una netta riduzione delle persone che si ammalano con forte riduzione dei positivi. Negli ultimi giorni c’e’ stato un crollo dei positivi: dove le persone rimangono a casa e non infettano qualcun altro o vengono contagiati tutto questo funziona e la diffusione si riduce e si puo’ addirittura bloccare“. E’ un “invito accorato che faccio a tutti” quello di rimanere a casa anche perchè – ha sottolineato Gallera – in terapia intensiva non ci sono solo anziani: il 33% ha tra i 50 e i 64 anni, l’8% tra i 25 e i 49 anni“.