“Il pericolo c’è ed è bene che ci si prepari. Le epidemie non sono fisse e i virus viaggiano. Quello che è successo l’altra domenica chiaramente preoccupa perché decine di migliaia di persone si sono spostate da aree ad alta incidenza verso aree a bassa incidenza: il sud è a rischio di catene di trasmissione che prima non avrebbe avuto”. Così il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Gianni Rezza, ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3.
“A questo punto – ha proseguito – è necessario costruire, prepararsi non solo per la ricettività ospedaliera, dal punto di vista delle terapie intensive e sub-intensive, ma anche aumentare la sorveglianza, intercettare le prime catene di trasmissione. C’è una finestra di opportunità entro cui è possibile interrompere la trasmissione, che può consentire di non far accadere al sud quello che è accaduto al nord. Ma la finestra è ora, era ieri, era l’altro ieri. Bisogna intervenire subito per arginare le infezioni”.