Coronavirus, spaventoso incremento dei morti in Lombardia in 24 ore, l’Emilia Romagna sfonda quota 1.100 casi, ma il contagio si espande anche al Sud. I DATI dalle regioni italiane

Gli ultimi aggiornamenti dalle regioni in merito all'emergenza coronavirus: l'epidemia continua a diffondersi da Nord a Sud, oltre 100 morti in 24 ore in Lombardia
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L’emergenza coronavirus è più che mai forte in questi giorni in Italia. E non è interessato solo il Nord Italia, che vede la Lombardia e altre 14 province in un’enorme zona rossa, ma anche il Sud, dove i casi continuano ad aumentare anche in Campania, Puglia e Basilicata. Gli ultimi dati aggiornati sull’emergenza dalle varie regioni.

“I numeri di oggi sono quelli di una battaglia sempre piu’ difficile, ma il sistema sanitario regge “, ha dichiarato l’assessore al welfare di regione Lombardia Giulio Gallera nel consueto punto stampa in regione Lombardia. “I positivi in Lombardia sono 4189, con una crescita di 769 da ieri. Nelle terapie intensive siamo arrivati a 399 persone con un incremento di 40. Stiamo ricavando 497 posti in terapia intensiva, e’ una corsa contro il tempo. 756 sono le persone in isolamento domiciliare. 550 sono le persone dimesse. Crescono i decessi siamo a 257 persone, con un incremento di 113. A Milano città abbiamo 406 casi, 45 in più rispetto a ieri”, ha detto Gallera. Quanto ai casi per provincia, a Bergamo si registrano 997 casi (ieri erano 761), a Brescia i positivi sono 501 (contro i 413 di ieri), a Como si contano 27 casi (+4 rispetto a ieri) mentre a Cremona il numero dei contagiati è di 665 (rispetto ai 562 di ieri). A Lecco sale a 53 il numero di persone positive a Covid-19 (ieri erano 35), a Lodi si contano 853 casi (ieri erano 811), nella provincia di Monza e Brianza sono invece 59 (rispetto ai 61 di ieri), a Mantova 56 casi (46 nella giornata di ieri) e a Pavia 243 (221 ieri). Infine, nella provincia di Sondrio si registrano 6 casi (numero invariato rispetto a ieri) e 32 a Varese (5 in più). 291 casi sono invece in corso di verifica.

Gallera ha sottolineato più volte che “l’unico modo per vincere questa battaglia è combatterla tutti insieme, restando in casa, evitando gli assembramenti”. Nella lettera A del Dpcm “c’e’ un forte monito per un atteggiamento che va assunto da parte di tutti. Non abbiamo medicinali specifici e non abbiamo alcun vaccino, che arrivera’ solo tra alcuni mesi, quindi l’unica nostra arma e’ quella di rimanere a casa o avere un distanziamento dalle altre persone cosi’ da impedire la diffusione del contagio. Se riusciamo a soffocare contagio riusciremo a vincere questa battaglia”, ha chiosato Gallera.

Il Sindaco di Monza Dario Allevi fa il punto della situazione dopo il DPCM di ieri sera. “Le persone con tampone positivo nella nostra citta’ sono salite a 12. Un numero ancora contenuto, rispetto ad altre zone della nostra Regione, ma che impone ad ognuno di noi comportamenti sempre piu’ rigorosi per evitare altri contagi. Per diversi giorni dovremo cambiare i nostri stili di vita”.”Rilancio, innanzitutto, l’invito dell’Assessore Regionale Giulio Gallera agli anziani affinche’ restino in casa” ha dichiarato Allevi. “Sono i piu’ esposti al Coronavirus ed e’, quindi, importante che contengano al massimo i loro contatti sociali. Ma, in linea con il DPCM di ieri, voglio allargare il messaggio a tutta la popolazione: limitate gli spostamenti a quelli indispensabili e muovetevi il meno possibile sul territorio. Aiutiamoci l’un l’altro seguendo alla lettera quello che ci viene chiesto di fare”. Tre i numeri di emergenza dedicati agli anziani per ottenere ogni informazione utile: 334/6311270 (dal lunedi’ al venerdi’, dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17), numero verde AUSER (per chiamate da telefono fisso): 800 995 988 (dal lunedi’ al venerdi’, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18), numero AUSER Brianza (per chiamate da cellulare): 039/2454544 (dal lunedi’ al venerdi’, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18).

Dario Allevi lancia anche un altro appello ai cittadini: “Non intasate il 112 se avete dubbi sul Coronavirus. Il numero unico delle emergenze non e’ un servizio informazioni, serve a soccorrere chi corre imminente pericolo e il sovraccarico di chiamate mette in gioco delle vite. I numeri da fare per chi vuole risposte sul virus sono il 1500 e il numero verde attivato da Regione Lombardia 800 89 45 45”. A seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di ieri Dario Allevi ha firmato oggi una nuova ordinanza che entrera’ in vigore lunedi’ 9 marzo: “Chiediamo ai cittadini uno sforzo notevole, un altro mese di enormi sacrifici. Sono, pero’, restrizioni necessarie perche’ in questa fase la nostra massima priorita’ deve essere il contenimento di questo maledetto virus. Dobbiamo bloccare la sua crescita esponenziale per evitare il collasso del nostro sistema sanitario. I piccoli comportamenti quotidiani di tutti noi sono determinanti. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Solo cosi’ ne usciremo piu’ forti di prima”. A partire da lunedi’ 9 marzo resteranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 3 aprile. Il Comune ha, quindi, stabilito di chiudere i Centri Anziani, i Centri di Animazione Socio-Educativa (centri di aggregazione giovanile), i Centri Diurni Disabili, i Centri Socio-Educativi, i Servizi di Formazione all’Autonomia, il Centro Diurno Ergoterapico, i Servizi di Inserimento Lavorativo, i Centri Diurni Integrati, i Servizi di Semiresidenzialita’ Minori, il Servizio di Volontaria Giurisdizione e il Centro Antiviolenza. Gli uffici pubblici comunali resteranno regolarmente aperti, pur con le necessarie precauzioni, mentre si conferma la chiusura di alcune attivita’ di front-office. L’Ufficio Anagrafe e gli sportelli del Punto Comune (Anagrafe, Stato Civile, Ufficio Funerario, Ufficio Elettorale e Ufficio Informa stranieri/badanti) con ingresso in piazza Carducci resteranno aperti al pubblico con ingressi solo su appuntamento per il rilascio di alcuni documenti: l’elenco completo e’ consultabile online su www.comune.monza.it. Alcuni servizi vengono erogati online su www.servizionline.comune.monza.it e comunque informazioni e segnalazioni possono essere in ogni momento effettuate via email o telefonicamente.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.180 i casi di positività al Coronavirus, 170 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. E passano da 3.604 a 4.344 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali. Anche oggi si tratta di persone che in circa la metà dei casi hanno richiesto un ricovero ospedaliero, le altre hanno sintomi modesti o addirittura assenti che non richiedono cure ospedaliere: 475 sono infatti i pazienti che stanno rispettando il previsto isolamento nella propria abitazione. Sono 75 le persone ricoverate in terapia intensiva (11 in più rispetto a ieri). Salgono a 27 le guarigioni, 26 delle quali riguardano persone ‘clinicamente guarite’, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi. Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 48 a 56. Degli 8 nuovi decessi, due riguardano cittadini lombardi di 81 e 85 anni, poi un paziente bolognese di 85 anni e cinque pazienti piacentini con età comprese tra i 71 e 91 anni. Tutti avevano patologie pregresse, mentre sono in corso approfondimenti epidemiologici sull’uomo di Bologna. In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 528 Piacenza (49 in più rispetto a ieri), 276 Parma (47 in più), 113 Rimini (9 in più), 97 Modena (15 in più), 70 Reggio Emilia (22 in più), 62 Bologna (13 in più), 15 Forlì-Cesena (8 in più), 13 Ravenna (3 in più), 6 a Ferrara (4 in più rispetto a ieri).

Nel Piacentino sono tanti i sindaci positivi o isolati. “Avendo da ieri febbre elevata, ho provveduto a contattare l’Ausl di Piacenza che ha disposto la mia quarantena in attesa di effettuare il tampone per il Covid 19”. Cosi’ il sindaco di Travo (comune della Valtrebbia) spiega in una nota le sue condizioni. Nel piacentino gia’ cinque sindaci sono risultato positivi al test del Coronavirus, sono Patrizia Barbieri (Piacenza), Giovanni Malchiodi (Ferriere), Filippo Zangrandi (Calendasco), Pietro Mazzocchi (Borgonovo) e Cristian Poggioli (Farini). Mentre altri tre con in quarantena fiduciaria a casa: Raffaele Veneziani (Rottofreno), Patrizia Calza (Gragnano) e Andrea Balestrieri (Gossolengo).

“Il Veneto ha 658 persone positive, molte delle quali asintomatiche, e 47 persone in terapia intensiva. Non abbiamo le caratteristiche per essere zona rossa” ha affermato il governatore del Veneto Luca Zaia, rivendicando la bonta’ del suo operato in queste settimane di crisi. “I dati ci dicono che la provincia di Treviso ha un cluster tutto ospedaliero: una signora, tra l’altro deceduta, ha contagiato un reparto con degli ospedalieri che sono stati velocemente isolati. Vogliamo che le nostre tre province escano da questa idea di zona rossa”, ha detto Zaia nel corso di un incontro organizzato nella sede mestrina della protezione civile, per rispondere alla nuova classificazione che vede in isolamento le tre province di Venezia, Padova e Treviso.

Emanuele Cremaschi

Aumentano i casi positivi da Coronavirus Covid-19 in Valle d’Aosta. In base ai dati forniti dall’Unita’ di coordinamento i contagiati sono 13 e si attendono i risultati di 20 tamponi eseguiti nelle ultime ore. Le persone in quarantena sono invece 36. Restano tre i ricoverati (due sono positivi e per il terzo si attende l’esito del tampone) all’ospedale Parini di Aosta: tra loro anche un bambino di un anno che e’ in condizioni stabili.

Altri 53 nuovi casi di coronavirus registrati in Toscana nelle ultime ventiquattro ore. Il monitoraggio è quello di mezzogiorno di domenica 8 marzo. E c’è anche il primo morto: una 79enne con più patologie a carico e un quadro clinico già complesso in partenza, ricoverato ieri, sabato, all’ospedale di Pisa e deceduto nella mattinata di oggi. Lo comunica la Regione Toscana, sottolineando che a confermare se la morte vada imputata al virus dovrà essere l’Istituto superiore di sanità, a cui spetta anche la validazione della positività del tampone.

All’ospedale di Alessandria, invece, è deceduto questo pomeriggio un paziente di 75 anni per arresto cardiorespiratorio. L’uomo, fa sapere la Regione Piemonte, era ricoverato da alcuni giorni presso il reparto di malattie infettive con un quadro clinico pregresso definito dai medici fortemente compromesso ed era risultato positivo al test sul COVID-19. Si tratta del sesto caso in Piemonte di persona deceduta positiva al virus. C’e’ il primo caso di decesso all’Ospedale Maggiore di Novara. Si tratta di una donna di 97 anni, residente a Galliate, in provincia di Novara: e’ arrivata al nosocomio novarese con una serie di patologie in corso, ed e’ poi anche risultata positiva al Covid 19. Al momento nel reparto di malattie infettive del “Maggiore” sono ricoverate 5 persone, mentre due pazienti sono ricoverate in rianimazioni, una delle quali ha subito un trapianto. Nella giornata di oggi sono stati eseguiti sette tamponi a pazienti che mostravano sintomi compatibili con il Coronavirus. L’esito e’ atteso nella notte.

Foto di Emanuele Cremaschi / Getty Images

Cresce anche nelle Marche l’emergenza coronavirus. L’aggiornamento odierno delle 12.30 registra purtroppo la settima vittima dell’emergenza: si tratta di un 83enne con gravi patologie pregresse deceduto all’ospedale regionale Torrette di Ancona. Per quanto riguarda i casi positivi sono passati dai 200 di ieri agli attuali 272 su un totale di 1.025 test effettuati: 41 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva, 110 in reparti non di terapia intensiva e 114 in isolamento domiciliare. La provincia di Pesaro Urbino registra 204 casi (+52), quella di Ancona 54 (+16), quella di Macerata nove (+2) e quella di Fermo cinque (+2) mentre ad Ascoli Piceno non si registrano casi positivi. I pazienti in terapia intensiva sono 17 all’ospedale di Pesaro e sette a quello di Fano all’interno dell’azienda ospedaliera Marche Nord, otto a Torrette, tre a Fermo, due a San Benedetto del Tronto, uno a Civitanova Marche, due a Jesi ed uno a Urbino. Sono invece 1.553 (ieri erano 981) le persone in isolamento domiciliare nelle Marche a scopi precauzionali: 1.422 asintomatici e 131 sintomatici. Di questi 905 in provincia di Pesaro Urbino, 413 ad Ancona, 130 a Macerata, 90 a Fermo e 15 ad Ascoli Piceno. Tra i 1.553 si registrano anche 246 operatori sanitari.

“Sono 84 nella Regione Lazio i casi positivi al #Covid19, oltre i 3 guariti. Di questi, 26 sono in isolamento domiciliare, 47 sono ricoverati non in terapia intensiva e 8 sono ricoverati in terapia intensiva”. Lo comunica la Regione Lazio. Nel Reatino, rende noto la direzione sanitaria della Asl di Rieti, “risultano in sorveglianza domiciliare 22 persone: 13 in provincia di Rieti e 9 nel capoluogo. 5 dei 22 soggetti, sono stati sottoposti al test covid, che e’ risultato negativo”. Un solo soggetto, residente in provincia di Rieti, “risultato positivo al test covid, e’ ancora ricoverato allo Spallanzani”.

E il coronavirus comincia a rendere pesanti i suoi numeri anche al Sud, dalla Campania alla Puglia. Aumentano i casi di contagio nel Casertano: ai 18 casi accertati a questa mattina – tra cui rientrano quelli relativi al 46enne di Mondragone e all’80enne di San Prisco deceduti – se ne sono aggiunti due a Santa Maria Capua Vetere, citta’ che con il piccolo centro di Bellona, fa registrare il maggior numero di casi, pari a cinque. Il contagio coinvolge due nuclei familiari, in particolare quello di un medico settantenne, primo positivo al Coronavirus, e della moglie, e di un altro anziano di 70 anni, cui proprio oggi si sono aggiunti la moglie e il figlio; quest’ultimo e’ asintomatico mentre la donna e’ stata condotta all’ospedale Cotugno. Tra i casi dei due settantenni, primi contagiati a Santa Maria Capua Vetere, non e’ ancora stato stabilito un legame; i due vivono nella stessa strada ma sembra che non si conoscessero. E’ stato invece accertato il legame tra il medico 70enne e la donna di 80 anni di San Prisco morta ieri mattina all’ospedale di Caserta; il medico lavora infatti presso la clinica di riabilitazione di Castel Morrone dove era ricoverata la donna deceduta.

Salgono a cinque i casi positivi al Coronavirus in Basilicata. Si tratta di un giovane di Matera, figlio del paziente ricoverato nel reparto di malattie infettive del Madonna delle Grazie. Il giovane, venuto in contatto nei giorni scorsi con turisti provenienti dall’area rossa, è stato sottoposto a tampone durante le fasi di accertamento della catena dei contatti avuti dal padre, per il quale si erano già esclusi contatti con il primo contagiato della città dei Sassi. Il giovane è seguito presso la propria abitazione. Lo comunica la task force regionale. La task force regionale comunica inoltre che, al momento, non è in corso la processazione di altri tamponi.

Una studentessa della provincia di Foggia, domiciliata a Pescara, e’ risultata positiva al test per il Covid 19 eseguito nel laboratorio di riferimento regionale. La giovane ha riferito di aver avuto contatti con un familiare, anche lui residente in Puglia, a sua volta risultato positivo al contagio. E’ asintomatica e attualmente si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva della Asl. E’ il 17esimo caso positivo registrato in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione Abruzzo.

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