Coronavirus, il Pentagono nel 2017: “La minaccia più probabile è una nuova malattia respiratoria, un nuovo virus influenzale”

Era il mese di gennaio 2017 quando il Pentagono avvisò sui rischi di una pandemia, anticipando la conseguente scarsità di respiratori, mascherine e letti di ospedale
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Tre anni prima del nuovo coronavirus, la consapevolezza di una minaccia c’era già. Era il mese di gennaio 2017 quando il Pentagono avvisò sui rischi di una pandemia, anticipando la conseguente scarsità di respiratori, mascherine e letti di ospedale. Lo riferisce The Nation, pubblicando un piano sino ad ora sconosciuto del ministero della Difesa americano. “La minaccia più probabile e significativa è una nuova malattia respiratoria, in particolare un nuovo virus influenzale, si legge nel dossier dei militari americani che riteneva probabile un’epidemia di coronavirus.

E il piano prevedeva pure con incredibile precisione la carenza di forniture mediche “anche nei paesi più industrializzati”: “La concorrenza e la scarsità di risorse includeranno ad esempio respiratori, dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti, attrezzature mediche e supporto logistico. Ciò avrà un impatto significativo sulla disponibilità della forza lavoro globale”. Si parlava inoltre di “letti in ospedale insufficienti”

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