In preda al panico da pandemia di coronavirus bisogna stare attenti a non alimentare veri e propri fenomeni di psicosi. Da quando è iniziato il lockdown sono in molti gli appelli ai cittadini, inviti a rimanere chiusi in casa, rafforzati dal decreto legge che prevede pesanti sanzioni per chi circola senza giustificato motivo. Tuttavia, accanto a un richiamo al buonsenso vi è molta aggressività che dilaga, dai social alle strade. Cittadini offesi perché uscivano di casa per recarsi a lavoro o per un valido motivo, messi alla gogna mediatica solo per il piacere di trovare un capro espiatorio in mezzo a questo delirio.
E oggi è successo di nuovo. Circolano da ieri sui social dei video girati da cittadini indignati nei quali vengono mostrate lunghe code di auto su consolari e tangenziali, in particolare a Roma. Tra i commenti si legge: “Guardate: i romani! Vanno a fare la gita fuori porta… loro!”
La verità è ben diversa e la si può scorgere osservando i dati dei controlli e delle sanzioni. Ieri nella sola Roma Capitale sono stati effettuati 25mila controlli, ma solo 100 sanzioni. Ciò significa che tutte le persone fermate avevano un giustificato motivo per circolare. La causa delle code? Probabilmente il rallentamento per via del grande numero di posti di blocco e della meticolosità dei controlli.
Insomma, prima di accusare senza remore sarebbe opportuno porci qualche domanda. A invitare alla riflessione anche l’ex premier Enrico Letta il quale scrive su Twitter: “Questa volta sbotto, basta #autodenigrazione come sport nazionale. Gli italiani stanno dando da settimane una prova straordinaria di #serietà e rispetto delle #regole. Se ci sono file è per i tanti e giusti posti di blocco. Chi per un like racconta una storia diversa sbaglia”. La reale situazione delle autostrade è ben visibile da questa foto, dove si evidenzia traffico pari a zero.
Coronavirus, auto in coda. “Vanno a fare la gita fuori porta”? No, è il risultato dei controlli [VIDEO]
L’allarme sui social: “I romani vanno a fare la gita fuori porta”, ma la verità è ben diversa [VIDEO]