Coronavirus, lo studio: la seconda ondata si può evitare con distanziamento e mascherine

"Se riusciamo a ridurre la velocità di trasmissione del 30% attraverso l'uso di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale, possiamo limitare considerevolmente l'entità dell'onda successiva"
MeteoWeb

La tanto temuta seconda ondata di Covid-19 potrebbe essere evitata se si mantiene il distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani. Queste misure, dunque, potrebbero eliminare la necessità di futuri lockdown, secondo lo studio di modellistica condotto dall’Istituto di Barcellona per la salute globale (ISGlobal). I risultati, pubblicati su ‘Nature Human Behaviour’, mostrano anche che, nei Paesi che non hanno ancora raggiunto il picco dei casi, i lockdown devono rimanere in vigore per almeno 60 giorni e la ripresa delle attività deve essere graduale per ridurre il rischio di seconde ondate.

“Il problema è che valutare” il rischio di seconde ondate “è difficile, data la mancanza di informazioni affidabili sul numero effettivo di persone infette o sull’entità dell’immunità sviluppata tra la popolazione”, spiega Xavier Rodó, capo del programma Clima e salute di ISGlobal. In questo studio, il team di Rodó presenta delle proiezioni basate su un modello che divide la popolazione in sette gruppi: suscettibile, in quarantena, esposto, infettivo non rilevato, segnalato infettivo e confinato, guarito e deceduto. Consente inoltre di simulare sia il grado di confinamento della popolazione sia le diverse strategie post-lockdown.

Questo modello può essere particolarmente utile per i Paesi in cui il picco dei casi non è stato ancora raggiunto, come quelli nell’emisfero meridionale. Consentirebbe di valutare le politiche di controllo e ridurre al minimo il numero di casi e decessi causati dal virus”, spiega il coautore Leonardo López. L’uso di mascherine, igiene delle mani e misure di distanziamento hanno già dimostrato benefici.

“Se riusciamo a ridurre la velocità di trasmissione del 30% attraverso l’uso di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale, possiamo limitare considerevolmente l’entità dell’onda successiva. Mentre ridurre la velocità di trasmissione del 50% potrebbe evitarla del tutto“, afferma Rodó. I risultati mostrano che, anche nei Paesi che non dispongono delle risorse per testare e rintracciare tutti i casi e i contatti, le misure sopra menzionate sono cruciali per fermare la trasmissione virale.

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