E’ salito ad almeno 220 morti e circa 7mila feriti il bilancio delle esplosioni che hanno devastato Beirut martedì scorso: lo riportano i media libanesi, secondo cui ai 158 morti accertati si aggiungono i circa 60 dispersi.
Si stanno ormai spegnendo le speranze di ritrovare dei superstiti sotto le macerie.
Il bilancio di 220 morti e circa 7mila feriti, causati dalle esplosioni del 4 agosto a Beirut, è il più grave verificatosi nella capitale del Libano da quasi 40 anni: il 23 ottobre del 1983 un duplice attentato suicida, rivendicato dall’organizzazione Jihad islamico uccise 346 persone (soprattutto soldati statunitensi e militari francesi presenti nel paese nel quadro della missione internazionale nel contesto della guerra civile libanese).