In tutti i Paesi in cui le piste da sci sono rimaste aperte la mortalità è stata uguale o addirittura inferiore a quella dell’Italia [GRAFICI]

In alcuni Paesi, come l'Italia, l'apertura delle piste da sci è vista come un'aggravante della situazione epidemiologica: ecco cosa indicano i dati sulla mortalità di 6 Paesi in cui si scia
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In questi giorni, sono divampate le proteste per la decisione del Ministro della Salute Roberto Speranza di rimandare l’apertura degli impianti sciistici al 5 marzo, rispetto alla data stabilita del 15 febbraio. In Valle d’Aosta, centinaia di operatori del settore sono scesi in piazza per protestare, chiedendo ristori e soprattutto rispetto per i lavoratori della montagna.

Se per l’Italia (e altri Paesi che hanno preso una simile decisione), l’apertura degli impianti di sci rappresenta un timore per la situazione epidemiologica, ci sono molti Paesi europei che hanno deciso di tenerli aperti, per non sacrificare una parte importante della loro economia. E questo senza che vi siano stati peggioramenti nella curva epidemiologica.

Oggi la Svizzera è arrivata al 104° giorno consecutivo con le piste da sci aperte, nonostante la pandemia e, come abbiamo avuto modo di sottolineare nei giorni scorsi, non ha registrato alcuna impennata nei contagi. Anche Austria, Ungheria, Spagna, Andorra, Svezia, Finlandia e Norvegia hanno tenuto le piste da sci aperte in questo inverno segnato dalla pandemia e anche in questi casi, la decisione non ha influito sulle sorti dell’emergenza sanitaria.

In questo articolo, infatti, pubblichiamo i dati della mortalità proprio di quei Paesi che hanno adottato la decisione di non fermare il turismo della montagna, per dare un’altra prospettiva sull’eventuale influenza che tale decisione può avere sulla situazione epidemiologica. Possiamo sintetizzare il tutto, affermando che i Paesi che hanno tenuto aperto le piste da sci hanno una mortalità uguale se non addirittura minore rispetto all’Italia, come dimostrano i seguenti grafici, forniti da EuroMOMO.

I grafici rappresentano i punteggi z settimanali relativi alla mortalità a livello nazionale. Un punteggio z fa riferimento alla distanza positiva o negativa che un dato punteggio ha rispetto alla media. In ordine, riportiamo i grafici relativi alle fasce d’età 0-14, 15-44, 45-64, 65-74 anni. In nessun caso, si osservano valori sopra la norma o aumenti significativi, indice del fatto che l’apertura degli impianti sciistici non ha condizionato l’andamento della pandemia nei Paesi considerati.

Mortalità 0-14 anni
Mortalità 15-44 anni
Mortalità 45-64 anni
Mortalità 65-74 anni
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