Ultima occasione per vedere la cometa verde, mai così vicina in 50mila anni

La cometa potrebbe essere visibile ad occhio nudo come debole bagliore verde nei luoghi lontani da inquinamento luminoso
MeteoWeb

Il 1° febbraio una cometa verde brillante denominata C/2022 E3 (ZTF) si avvicinerà alla Terra per la prima volta in 50mila anni. Arrivando a 42 milioni di km dal nostro pianeta, l’oggetto offrirà un raro spettacolo nel cielo notturno, visto l’ultima volta quando sul pianeta erano presenti i Neanderthal.

La cometa è visibile nel cielo della tarda notte e del primo mattino. Gli astronomi seguono il percorso della cometa da settimane ormai e l’hanno osservata particolarmente bene il 12 gennaio, quando ha raggiunto la minima distanza dal Sole (il perielio).

A partire dal 30 gennaio, gli skywatcher hanno riportato che la cometa ha un valore di luminosità di magnitudine +4,6, il che significa che è leggermente più luminosa degli oggetti più deboli visibili ad occhio nudo. La luminosità della cometa potrebbe aumentare ulteriormente man mano che si avvicina alla Terra.

Il percorso della cometa verde

Quando gli astronomi hanno rilevato per la prima volta C/2022 E3 nel marzo 2022, la cometa stava attraversando il Sistema Solare a circa 642 milioni di km dal Sole, o appena all’interno dell’orbita di Giove. Anche se l’oggetto era debole – circa 25mila volte più debole delle stelle più deboli visibili ad occhio nudo, secondo Space.com – i ricercatori hanno presto individuato la chioma, dimostrando che l’oggetto era una cometa e non un asteroide. Gli asteroidi sono oggetti rocciosi, mentre le comete sono fatte di ghiaccio e particelle di polvere che si vaporizzano gradualmente quando la cometa si avvicina al Sole.

Entro il 12 gennaio 2023, la cometa si era avvicinata di quasi 482 milioni di km alla Terra, diventando visibile nel cielo notturno vicino alla costellazione settentrionale della Corona Boreale. Durante il suo avvicinamento al Sole, un’esplosione di particelle solari chiamata espulsione di massa coronale ha investito la cometa, strappato via parte della sua coda.

In seguito la cometa ha continuato a muoversi verso Ovest attraverso il cielo. Nelle notti del 26 e 27 gennaio, la cometa era visibile appena ad Est della conca del Piccolo Carro. Entro il 1° febbraio, quando la cometa si avvicinerà di più alla Terra, apparirà vicino alla costellazione della Giraffa, non lontano dall’Orsa Maggiore.

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Credit: NASA

Pochi giorni dopo, il 5 e 6 febbraio, la cometa attraverserà il cielo notturno a Ovest della stella Capella e poi sembrerà entrare nella costellazione dell’Auriga. Da lì, scenderà verso il Toro, diventando sempre più debole man mano che si allontanerà dalla Terra, tornando verso il bordo del Sistema Solare.

La traiettoria della cometa verde

Prima del recente viaggio della cometa vicino al Sole, l’orbita di C/2022 E3 l’ha portata ben oltre il nostro Sistema Solare per circa 50mila anni. Gli astronomi non sono sicuri di quale sarà il destino di C/2022 E3 dopo il perigeo, ma l’opinione comune è che sia sulla buona strada per lasciare completamente il nostro Sistema Solare.

Dopodiché, gli umani potrebbero non vederla mai più: gli ultimi calcoli suggeriscono che la cometa si sta muovendo su un’orbita parabolica, il che significa che non è legata al nostro Sistema Solare ed è probabile che non si avvicini mai più, secondo Space.com. È possibile che la gravità di qualche oggetto sconosciuto dello Spazio profondo possa alterare leggermente l’orbita della cometa, riportandola su una rotta che attraversi il nostro Sistema Solare: se ciò accadrà, probabilmente passeranno ancora milioni di anni prima che C/2022 E3 abbia un altro incontro ravvicinato con la Terra.

Come vedere la cometa verde

Quando la cometa supererà la Terra il 1° febbraio, sarà luminosa quanto le stelle più deboli nel cielo notturno. Tuttavia, la cometa non sembrerà una stella, ma piuttosto una sfocatura diffusa e luminosa che potrebbe diffondere la sua luce su un’area grande quanto la Luna piena.

Chi si trova in città o in altre aree con inquinamento luminoso avrà difficoltà a vedere la cometa. Joe Rao, editorialista per Space.com, esperto dell’Hayden Planetarium di New York, consiglia agli aspiranti osservatori di comete di dirigersi verso il punto più buio possibile, consentire ai propri occhi di adattarsi all’oscurità per 20-30 minuti, quindi guardare verso la Stella Polare. Una volta individuata la cometa, si consiglia di passare a un telescopio o a un binocolo per una visione migliore.

Gli skywatcher in un’area con inquinamento luminoso possono guardare il live streaming del massimo avvicinamento il 1° febbraio grazie alla diretta streaming del Virtual Telescope Project, a cura dell’astrofisico Gianluca Masi.

Perché è verde?

La cometa in sé non è verde, ma sembra brillare di verde grazie a una reazione chimica piuttosto rara. Il bagliore probabilmente proviene dal carbonio biatomico, una semplice molecola composta da due atomi di carbonio legati insieme. Quando la luce ultravioletta del Sole scompone questa molecola, emette un bagliore verdastro che può durare per diversi giorni, secondo uno studio del 2021 pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.

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