Inchiesta Covid, Speranza: “sfruttiamo la ricerca sul primo caso in Germania, aiuterebbe l’immagine dell’Italia”

Dall'inchiesta di Bergamo sul Covid emergono le conversazioni tra l’ex Ministro della Salute Speranza e Brusaferro, Presidente dell’ISS
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Dobbiamo chiudere le scuole. Ne sono sempre più convinto. Credo sia bene approfondire gli scenari“. È quanto si legge in una chat tra l’ex Ministro della Salute Roberto Speranza e il Presidente dell’ISS Silvio Brusaferro, contenuta nelle carte dell‘inchiesta sul Covid. La conversazione avviene la sera del 3 marzo. Brusaferro chiede: “vuoi metterlo già domani all’odg?”. “Domani dobbiamo fare dpcm – risponde Speranza – io metterei anche questo dentro”. “Non abbiamo però parere Cts – dice ancora Brusaferro – che non è omogeneo su questo“. La mattina dopo Brusaferro scrive di nuovo al ministro: “ho sentito Imperial College Vineis (Paolo, epidemiologo, ndr) vicepresidente Css e Locatelli. Che ne dici di chiedere loro un parere e decidi venerdì sentendo anche ministri Eu?”. “Sarei per non perdere tempo. Problemi anche in Puglia e Campania“, risponde Speranza.  

Tra Speranza e Brusaferro, emerge dall’informativa della Gdf, c’è un dialogo costante. “Cose che mi arrivano. Due metri o un metro?”. “Il dato Oms è 1 metro, poi quello in più va bene”, un altro dei passaggi (del 2 marzo 2020), in cui il primo presumibilmente chiede lumi al secondo sul distanziamento. Il 3 marzo Speranza chiede ancora consiglio a Brusaferro: “estendiamo le misure delle tre regioni a tutta Italia. Avrebbe senso?”. “Ci penso un attimo”, risponde l’altro. E poi, più tardi: “gli ho dato previsione almeno fino a fine aprile, ma dobbiamo capire a fine settimana”.  

In un’altra occasione, il 5 marzo 2020, Speranza scrive a Brusaferro: “dovremmo sfruttare la ricerca che afferma che il primo caso è stato in Germania. Aiuterebbe immagine Italia. Attenzione a non replicare con allargamento zona rossa vicenda di ieri. Conte vedendo i numeri crescenti dappertutto ha molti dubbi che abbia senso“. Il giorno dopo, è sempre Speranza: “i funerali blocchiamoli in tutta Italia che sono pericolosissimi”. Il 15 marzo, ancora il Ministro a Brusaferro: “in conferenza sarebbe da far notare che tutti i Paesi europei stanno disponendo le misure che abbiamo adottato noi”.  

 

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