“Abbiamo vissuto una giornata all’insegna del lavoro. Da parte del governo c’è tutta la sensibilità a seguire le cinque province – Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno – che rientrano nell’emergenza nazionale. Abbiamo espresso la volontà di comprendere anche le province di Lucca e Massa Carrara, ma il governo le considererà previo un lavoro istruttorio”. È quanto ha affermato in conferenza stampa in serata il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Sono in calo dalle 15.000 del mattino ma sono ancora circa 5.000 le persone raggiungibili solo con i mezzi anfibi e che rimangono quindi isolate per le conseguenze dell’alluvione che si è abbattuta sulla Toscana, mentre sono “in aumento” gli sfollati, ha affermato Giani, che dice “preoccupato” per la “previsione di piogge consistenti per la notte”. “Prendiamo atto che la commissione tecnica ha deliberato l’allerta arancione e dalle 20 scattano le procedure”.
Il Presidente ha parlato della complessità della gestione degli interventi per le cinque province toscane maggiormente colpite, che contano circa 1,7/1,8 milioni di abitanti e hanno caratteristiche geografiche e fisiche diverse. “La natura degli interventi cambia con le zone – ha detto Giani – Dobbiamo far fronte all’intervento nelle pianure, dove molti sono chiusi ancora negli appartamenti” senza poter uscire. “Erano circa 15mila persone, stasera si sono ridotte a un terzo”.
“Poi ci sono le zone collinari e montane“, dove “sempre più viene fuori l’esigenza di intervenire dove vi sono pericoli di frane e smottamenti. E terzo, il problema della costa. Sono stato stamane a Marina di Pisa, dove questo nubifragio ha fatto disperdere due barriere frangiflutti”, ha detto ancora Giani. Postando foto dei danni subiti dalla località, il Presidente ha scritto sui social: “anche a Marina di Pisa l’onda devastante di quello che è accaduto fra il 2 e il 3 di novembre ha generato danni incalcolabili al litorale, agli esercizi commerciali. Siamo infatti in una Pisa che è nello stato di emergenza nazionale. Quello che c’è da fare è ampliare le scogliere in modo da contrastare l’erosione costiera e in modo da proteggere tutte le attività che sono sul lungomare”.
In Toscana, le utenze disalimentate sono scese a 4.500, rispetto alle quarantamila di ieri. Alle ore 18:30, informa un comunicato di Enel, grazie alle riparazioni effettuate e ai numerosi gruppi elettrogeni installati laddove tecnicamente fattibile, il numero di clienti disalimentati in provincia di Prato è sceso a circa 1.300, di cui 745 a Prato, 400 a Montemurlo, 150 a Vaiano. Altre 1.800 sono ancora prive di energia elettrica a Campi Bisenzio (FI) e 300 a Quarrata (PT). In molte di queste zone citate vi sono allagamenti, frane e aree ancora difficilmente accessibili. Sono comunque in corso circa 50 piani di lavoro in contemporanea per attività di ripristino del servizio. Per fronteggiare le conseguenze dei blackout, è costantemente attivo e operativo un contingente di 550 persone tra personale interno e di impresa, compresa una task force di 80 persone provenienti da altre regioni.
“Più lento – ha affermato Giani in conferenza stampa – il percorso per l’acqua potabile, che comunque sta tornando progressivamente ad esserci“. Più di 300 idrovore sono in funzione, mentre è stata ristabilita completamente la circolazione in autostrada e le ferrovie “stanno tornando alla normalità”. Il Presidente della Regione si è detto “molto contento” per la solidarietà dimostrata dai volontari e delle colonne mobili delle altre regioni, con offerta di aiuto anche da parte della Corsica. “Viene ancora confermato che la Toscana è bella e attrattiva ma è anche fragile e delicata”, ha affermato Giani.
Giani: “a Campi acqua scesa molto con le idrovore”
“Sono contento nel vedere che l’acqua a Campi Bisenzio, dove c’era la situazione più problematica, e dove avevamo una situazione che vedeva 13mila persone raggiungibili solo con anfibi, è scesa in maniera consistente anche grazie alle varie idrovore che abbiamo attivato”, ha continuato Giani. Le idrovore messe in moto a Campi, aggiunge ancora il Presidente della Regione, “sono più di 30 con una portata anche di 10-12 mila metri cubi. Conseguentemente, stanno liberando e consentono la circolazione a passeggio o comunque il passaggio con gli stivali”.
In vista del ritorno dell’allerta arancione, Giani reitera il suo appello a non uscire di casa se non in casi di estrema necessità. E precisa: “c’è un’emergenza che non vale solo per la Piana, Prato, Seano, Campi Bisenzio, Montemurlo, ma un po’ anche in altre aree della Toscana. Nel pomeriggio sono andato a Marina di Pisa, perché è battente il vento e conseguentemente i danni delle onde fortissime sul Lungomare. Ci troveremo dopo l’acqua ad affrontare questi aspetti, dovremo rifare due scogliere che il mare si è letteralmente portato via”.
In Val Bisenzio, difficoltà per mancanza luce e acqua
Emergenza senza fine in Val di Bisenzio, territorio del Pratese che comprende i comuni di Vaiano, Vernio e Cantagallo, colpiti dal maltempo di due giorni fa. Sono centinaia, si spiega dalle amministrazioni, “le chiamate di cittadini e imprenditori che stanno arrivando al centralino del Centro operativo comunale della Protezione Civile a Vaiano, dove sono impegnati i sindaci di Vaiano e Cantagallo, Primo Bosi e Guglielmo Bongiorno, i tecnici, la Polizia municipale. La situazione di Vernio, meno grave, è invece quasi tornata alla normalità dopo una serie di interventi per smottamenti e piccole frane sulla viabilità“. I problemi maggiori riguardano la rimozione dei detriti, la presenza di diverse frane e movimenti di terreno.
Tra le principali difficoltà segnalate ci sono la mancanza di elettricità e di acqua. I sindaci hanno sollecitato a più riprese Publiacqua ed Enel: sono 700 le abitazioni senza elettricità a Vaiano e 400 a Cantagallo. Le autobotti di Publiacqua sono arrivate a La Briglia, Gamberame e Usella.
Le previsioni meteo e la nuova allerta arancione “preoccupano non poco. La situazione del territorio, dopo l’enorme quantità di pioggia caduta, è problematica” e a “confermare la violenza dell’acqua il ritrovamento di un’auto, nel Bisenzio, che dalla località L’Isola, nel comune di Vaiano, è arrivata a Prato”.
In aiuto ai cittadini a Vaiano oggi sono arrivati anche decine di volontari, gli scout e hanno lavorato pure gli ospiti del Cas di Savignano: otto persone con un bambino hanno dovuto lasciare casa e sono ospitate in un agriturismo mentre gli ospiti di Casa di Alice di Schignano sono stati trasferiti alla Canonica di Fabio, causa frana che isolava la struttura. Nel comune di Catangallo, a Migliana in queste ore sta arrivando l’esercito per intervenire sull’enorme frana che si è aperta sulla strada che porta al paese. Sul fronte scuola lunedì riapriranno tutte quelle che fanno capo all’Istituto Bartolini di Vaiano. Chiuse invece a Vernio ma per la festa del patrono. Si sta poi lavorando alla scuola Meroni di Carmignanello, nel comune di Cantagallo, per riportare alla normalità l’edificio, che non ha subito comunque danni strutturali.
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