Ore concitate per il lander Peregrine: perdita critica di propellente, allunaggio a rischio

Perse e ripristinate le comunicazioni con il lander Peregrine, ora Astrobotic sta lavorando sulla perdita di propellente ma l’allunaggio potrebbe essere compromesso
MeteoWeb

Il viaggio del lander Peregrine verso la Luna si sta rivelando pieno di intoppi e problemi che rischiano di far saltare la missione. Il team di Astrobotic – che ha costruito il lander che dovrebbe atterrare sulla Luna a febbraio – ha appena riferito che sta continuando a “raccogliere dati e a riportare la nostra migliore valutazione di ciò che vediamo”. L’azienda comunica che il sistema di propulsione di Peregrine ha un problema che sta causando una “perdita critica di propellente“. I tecnici sono al lavoro per cercare di stabilizzare la perdita, ma data la situazione si è deciso di dare la priorità alla raccolta di dati scientifici.

È dunque probabile che l’allunaggio, che era previsto per il 23 febbraio, sia compromesso. “Al momento stiamo valutando quali profili di missione alternativi potrebbero essere possibili a questo punto”, scrive Astrobotic in un post sulla piattaforma X.

Ripristinate le comunicazioni con il lander Peregrine

Intanto, le comunicazioni con il lander Peregrine sono state ripristinate dopo che erano stato interrotte. “La manovra improvvisata tentata dal centro di controllo ha riorientato con successo verso il Sole i pannelli solari di Peregrine e adesso stiamo caricando la batteria“, ha scritto Astrobotic su X.

La missione Peregrine

Peregrine è la prima sonda privata ad essere lanciata verso la Luna. È partita oggi su un razzo Vulcan della United Launch Alliance (ULA) dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida, a 52 anni dall’ultima missione Apollo. Il lancio è andato bene, il veicolo si è separato regolarmente dallo stadio Centaur del nuovo razzo Vulcan, la telemetria è stata ricevuta e tutti i sistemi si sono accesi, ma poi sono iniziati i problemi che mettono a rischio lo storico allunaggio di una sonda privata sulla Luna.

L’obiettivo è portare sulla Luna 21 fra esperimenti e altri carichi, dai Bitcoin a ceneri umane, il cui spazio a bordo è stato pagato da università, istituzioni e aziende di sette Paesi e dalla NASA. L’agenzia spaziale americana considera questa missione parte del programma Artemis per il ritorno alla Luna e del suo programma commerciale, il Commercial Lunar Payload Services.

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