Ondata di freddo in Francia: riavviata la centrale a carbone di Saint-Avold

La centrale a carbone di Saint-Avold ha ripreso a produrre elettricità per la prima volta in un anno in Francia a causa dell'ondata di freddo in atto
MeteoWeb

Il freddo si sta diffondendo sull’Europa centro-orientale, portando neve e disagi annessi. Anche la Francia è interessata da un’ondata di freddo, con le temperature scese fino a -10°C in alcune zone del Paese. Una situazione che ha costretto a riavviare la centrale a carbone di Saint-Avold (Mosella), gestita da GazelEnergie. La centrale ha ripreso a produrre elettricità per la prima volta in un anno, secondo la direzione del sito. “La centrale è stata riavviata ieri sera su richiesta di RTE, in risposta all’ondata di freddo“, ha dichiarato all’AFP Camille Jaffrelo, responsabile delle comunicazioni dell’impianto.

Oggi la centrale ha un ruolo di ‘assicurazione’, si mette in funzione quando il sistema è sotto sforzo. Ci vogliono circa dieci ore, e questa è la forza di una centrale come la nostra, che è in grado di avviarsi in tempi brevi” rispetto al nucleare, per esempio, ha sottolineato. GazelEnergie non è stata in grado di dire per quanto tempo l’impianto sarà in funzione, poiché questa variabile dipende in particolare dalle condizioni meteorologiche. Tuttavia, Jaffrelo ha sottolineato che “in media ci sono circa venti giorni di funzionamento come questo all’anno”.

La centrale Emile Huchet di Saint-Avold ha una capacità di 600 megawatt (MW). Chiusa all’inizio del 2022, è stata nuovamente riaperta nel gennaio 2023 per garantire l’approvvigionamento del Paese in un contesto di tensione energetica. Da allora, circa un centinaio di dipendenti hanno continuato a lavorarvi, oltre a circa 150 subappaltatori. Il Presidente francese Emmanuel Macron ha promesso di chiudere le centrali di Cordemais e Saint-Avold – le ultime centrali a carbone – entro la fine del suo mandato quinquennale.

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