Ucraina, nella notte il più grande attacco della Russia: colpita anche la Diga di Dnipro | FOTO

Guerra in Ucraina, nella notte il più grande attacco della Russia dall'inizio del conflitto alle infrastrutture energetiche
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Stanotte l’esercito russo ha effettuato il più grande attacco alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina dall’inizio della guerra. L’attacco, lanciato con oltre 90 missili balistici e 60 droni armati, ha colpito gli impianti di produzione, i sistemi di trasmissione e distribuzione dell’elettricità in varie zone dell’Ucraina.

Sono state colpite la centrale elettrica del distretto statale di Ladyzhenskaya nella regione di Vinnitsa, la centrale elettrica del distretto statale di Zmievskaya, nella regione di Kharkov, e la centrale idroelettrica del Dnepr. A Dnipro le bombe hanno colpito proprio la diga.

Segnalati numerosi danni a Khmelnytskyi a seguito degli attacchi missilistici russi. Il sindaco di Khmelnytskyi, Oleksandr Simchyshyn: “A Khmelnytskyi sono state colpite infrastrutture e danneggiati edifici residenziali. Ci sono anche vittime tra i civili“. Segnalati danni a infrastrutture energetiche anche alle regioni occidentali di Ivano-Frankivsk, Vinnytsia, Lviv (Leopoli) e Transcarpazia. A Kryvyi Rih sono stati introdotti programmi di spegnimento di emergenza a causa degli attacchi in corso. Gli ospedali e le altre infrastrutture, ove possibile, passano ai generatori, secondo le autorità ucraine.

Grave interruzione della rete internet nell’Oblast’ ucraino di Kharkiv a causa dei massicci attacchi missilistici russi nella notte. Udite esplosioni a Dnipro, Zaporizhzhia, Kharkiv, Sumy e altre città ucraine.

Un primo bilancio del Ministero dell’Interno ucraino parla di 2 morti e 14 feriti a seguito degli attacchi missilistici russi. 2 morti e 8 feriti a Khmelnitsky, 3 dispersi e 6 feriti a Zaporizhzhia. L’Aeronautica ucraina ha detto che che 37 missili su 88 e 55 Shahed su 63 sono stati distrutti. Un totale di 151 missili e droni sono stati utilizzati dalla Russia: 63 UAV Shahed-136/131, 12 missili balistici Iskander-M, 40 missili da crociera Kh-101/Kh-555, 5 missili da crociera Kh-22, 7 missili aeroballistici Kh-47M2 “Kinzhal”, 2 missili aerei guidati Kh-59 e 22 missili guidati antiaerei S-300/S-400.

Il Presidente ucraino Zelensky: “Quasi 90 missili russi e 60 droni Shahed sono stati lanciati nella notte. I missili russi, a differenza dei pacchetti di aiuti, non subiscono ritardi. Gli Shahed, a differenza di alcuni politici, non esitano. È importante capire il prezzo pagato per i ritardi e le decisioni rimandate“.

Il Presidente della Verkhovna Rada (Parlamento unicamerale ucraino), Ruslan Stefanchuk: “Per la seconda notte consecutiva le città ucraine hanno subito un attacco missilistico su larga scala. I terroristi russi hanno lanciato decine di missili e droni contro l’Ucraina. L’Ucraina sa cosa significa l’unità dei partner e degli alleati. Lo ha visto molte volte. E ora questa unità è più importante che mai. I nostri partner ci hanno assicurato che sosterranno l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Quindi ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di sistemi di difesa aerea. Abbiamo bisogno di armi. Abbiamo bisogno di munizioni. Dobbiamo essere in grado di difendere le nostre città. La nostra gente. Il nostro futuro. Uniamoci per la nostra Vittoria comune!“.

Il Ministro dell’Energia dell’Ucraina Herman Galushchenko riguardo il massiccio attacco missilistico russo in Ucraina: “Attualmente il nemico sta portando avanti l’attacco più massiccio alle strutture energetiche in ucraina degli ultimi tempi. L’obiettivo non è solo quello di causare danni, ma di tentare nuovamente, come lo scorso anno, di creare un grave guasto al sistema energetico del paese. Purtroppo ci sono stati danni agli impianti di generazione, al sistema di trasmissione e distribuzione dell’elettricità in diverse regioni. Inoltre, a causa dei bombardamenti è stata interrotta una delle linee elettriche che alimenta la centrale nucleare. In alcune regioni ci sono interruzioni di corrente. Gli operatori energetici stanno già lavorando al ripristino dell’approvvigionamento elettrico. Stiamo facendo tutto il possibile per riportare la luce alle persone il più velocemente possibile. Non dobbiamo lasciarci intimorire o abbattere dal nemico. Lo abbiamo dimostrato l’anno scorso, lo dimostreremo anche adesso“.

Gli Stati Uniti – intanto – hanno esortato l’Ucraina a fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe, avvertendo che gli attacchi con i droni rischiano di far salire i prezzi globali del petrolio e di provocare ritorsioni, secondo quanto riferito da tre persone a conoscenza delle discussioni al Financial Times. Una fonte al FT ha affermato: “La Casa Bianca è diventata sempre più frustrata dagli sfacciati attacchi dei droni ucraini che hanno colpito raffinerie di petrolio, terminali, depositi e strutture di stoccaggio in tutta la Russia, danneggiando la sua capacità di produzione petrolifera“. Nei giorni scorsi, infatti, dall’Ucraina erano state attaccate numerose raffinerie della Russia, persino nell’entroterra, con il lancio di missili a lunga gittata.

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