Un allarme di pandemia scuote la comunità scientifica globale. Il dottor Richard Hirschson, esperto in terapia intensiva e pandemie, ha lanciato un avvertimento drammatico: il virus dell’influenza aviaria H5N1 sta acquisendo mutazioni che lo rendono più adatto agli esseri umani. Due casi umani critici, uno in Columbia Britannica e uno in Louisiana, presentano preoccupanti mutazioni genetiche che potrebbero rappresentare un punto di svolta verso una pandemia.
“Sette indicatori critici che segnalano il disastro imminente” di una pandemia da aviaria
- Morie di massa di uccelli e mammiferi in tutto il mondo: segnali preoccupanti arrivano da molteplici continenti, con eventi di mortalità massiccia tra uccelli selvatici e specie di mammiferi.
- Espansione attraverso molteplici cladi: cladi diversi, come B3-Bovino e D1-Aviario, si stanno diffondendo lungo le rotte migratorie degli uccelli selvatici, aumentando la portata del contagio.
- Trasmissione tra mammiferi: il virus ha sviluppato modalità di trasmissione efficienti tra diverse specie di mammiferi, aumentando il rischio di infezione umana.
- Casi umani esplosivi: emergono casi di infezione umana senza alcun contatto diretto con animali, suggerendo una trasmissione non convenzionale.
- Mutazioni pericolose: i casi critici mostrano mutazioni che indicano un adattamento umano. Queste mutazioni possono rendere il virus resistente al trattamento con Tamiflu.
- Un passo dalla trasmissione interumana efficiente: siamo a una sola mutazione chiave da una diffusione sostenuta da uomo a uomo (H2H).
- Una minaccia più grave del COVID: una pandemia di influenza aviaria potrebbe avere conseguenze ben più devastanti rispetto alla pandemia di COVID-19.
Casi umani critici: analisi genetica preoccupante
Il caso della Louisiana ha recentemente fatto suonare ulteriori campanelli d’allarme. I ricercatori del CDC hanno sequenziato il virus e scoperto la mutazione E190D, già nota per facilitare il legame con le cellule delle vie aeree dei mammiferi. Questa mutazione era presente nel letale virus dell’influenza spagnola del 1918, responsabile di oltre 50 milioni di morti. E’ quanto continua a specificare il medico esperto in terapia intensiva e pandemie. Il secondo caso, un adolescente della Columbia Britannica, presenta la mutazione E627K, che aumenta la replicazione virale nei mammiferi. Sebbene il paziente della Louisiana risulti negativo a questa mutazione, “la sua presenza in altri casi conferma il pericolo imminente”.

Perché l’H5N1 oggi è più pericoloso?
Il comportamento attuale del virus non ha precedenti. Nonostante decenni di monitoraggio, l’H5N1 non si era mai adattato in modo così rapido agli esseri umani. Il rischio di una trasmissione interumana efficiente è concreto e rappresenta una minaccia globale. Una pandemia di influenza aviaria avrebbe un impatto devastante sull’economia globale, sulla salute pubblica e sui sistemi sanitari. Con una mortalità potenziale molto più alta rispetto al COVID-19, la preparazione è cruciale. E’ l’allarme lanciato da Richard Hirschson.
Sebbene finora i casi umani siano stati limitati, la letalità e il rischio di mutazioni rendono questo virus una minaccia significativa.
Cos’è l’influenza aviaria H5N1? Il rischio di una pandemia
L’H5N1 appartiene alla famiglia dei virus dell’influenza A, che infettano prevalentemente gli uccelli selvatici e domestici. La sua prima comparsa documentata risale al 1997 a Hong Kong, quando causò un’epidemia tra i polli e infettò alcune persone. Questo sottotipo è particolarmente aggressivo negli uccelli, provocando alti tassi di mortalità e gravi perdite economiche nel settore avicolo.
Perché è pericoloso per l’uomo?
- Alta letalità: sebbene l’infezione umana sia rara, il tasso di mortalità tra i casi confermati è estremamente elevato.
- Zoonosi: l’H5N1 può essere trasmesso dagli uccelli all’uomo attraverso il contatto diretto con animali infetti, secrezioni, feci o superfici contaminate.
- Rischio di mutazioni: una delle principali preoccupazioni è che il virus possa mutare, acquisendo la capacità di trasmettersi facilmente da persona a persona. Una tale evoluzione potrebbe scatenare una pandemia con conseguenze catastrofiche.
- Resistenza immunitaria: essendo un virus nuovo per l’uomo, la popolazione globale non ha immunità preesistente contro l’H5N1, aumentando il rischio di diffusione in caso di mutazione.
Impatto sulla salute pubblica
Il potenziale di una pandemia influenzale legata all’H5N1 è un grave motivo di preoccupazione per la salute pubblica. Una diffusione su larga scala avrebbe un impatto devastante sui sistemi sanitari, già messi alla prova da crisi come quella del COVID-19. Inoltre, le misure di contenimento, come l’abbattimento di milioni di capi di pollame, hanno significative ripercussioni economiche e sociali. La situazione è in continua evoluzione ma già abbondantemente preoccupante per il futuro.