Alluvione Emilia Romagna: le criticità nel Faentino e nel Bolognese, ora la piena è nei canali consortili ravennati | FOTO

Alluvione Emilia Romagna, il punto della situazione nel Faentino e nel Bolognese: diverse provinciali chiuse per frana
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Sono ancora tante le criticità e i problemi causati dalla devastante alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. “Sosteniamo a gran voce la richiesta del Presidente Bonaccini verso il Governo affinché sia indetto al più presto lo Stato di emergenza per le calamità. Servono subito risorse e sostegni per i comuni e i privati. L’Emilia Romagna si rialzerà ma dobbiamo mettercela tutta”, ha detto Matteo Lepore, sindaco di Bologna e della Città metropolitana, che dopo avere incontrato al Comune di Imola i sindaci dei Comuni colpiti dalle esondazioni di questi giorni, è andato a Molinella dove l’argine del torrente Quaderna ha sfondato gli argini inondando oltre 600 ettari di territorio. Qui la Bonifica Renana ha dovuto tagliare un argine opposto per fare ritirare le acque e attivato diverse pompe.

“Serviranno probabilmente giorni, le acque hanno raggiunto quasi i due metri di altezza sui campi coltivati. Per fortuna non ci sono state persone coinvolte, ma i danni sono ancora una volta enormi. La frazione di Selva Mavezzi allagata, con l’acqua che ha lambito le case“, racconta Lepore. A livello provinciale ci sono state “centinaia di persone evacuate in area provinciale, nessuno dal capoluogo” e “purtroppo” ci sono state anche persone che hanno perso la vita. E intanto in Appennino ci sono frane “e le aziende agricole vanno messe in sicurezza, come anche le strade”.

A Castel San Pietro, il sindaco Fausto Tinti riferisce di una “situazione non grave, con alcuni punti che destano preoccupazione, ma senza pericoli per la cittadinanza. Le criticità sono state quasi tutte già risolte con i mezzi comunali o con l’intervento di privati. Rimangono attualmente solo tre strade chiuse”. Ma in generale “la situazione è sotto controllo – sottolinea – anche grazie al fatto che negli ultimi due-tre anni sono stati puliti gli alvei dei torrenti“.

Diverse provinciali chiuse per frana nel Faentino

Nel Faentino, si registrano problemi su molte strade. Le strade provinciali 16 Marzeno e 302 Brisighellese sono interessate da consistenti allagamenti; la 49 Bicocca, la 23 Monticino, la 306 Casolana e la 70 Prugno sono interessate da frane molto rilevanti che ne hanno determinato la chiusura. Criticità anche a Bagnacavallo, nell’area industriale dove si sono verificati diversi allagamenti, e a Boncellino, dove c’è stata la rottura dell’argine del Lamone. Come Provincia di Ravenna “daremo il massimo del supporto alle comunità locali e siamo già al lavoro per ristabilire tutta la viabilità nel tempo più breve possibile“, ha detto il sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, durante il sopralluogo di questo pomeriggio, assieme al consigliere provinciale con deleghe alle strade e alla viabilità Nicola Pasi e alla comandante della Polizia provinciale Lorenza Mazzotti, nelle località del territorio colpite da allagamenti, frane e rotture stradali.

Insieme alla Regione sono state chieste al governo le risorse necessarie e anche i poteri per “poter intervenire d’urgenza per quanto riguarda gli interventi più significativi, ma anche per far sì che questi siano anche l’occasione per un nuovo grande piano di investimenti strutturali di lungo periodo”.

La piena ora è nei canali consortili ravennati

I canali consortili che stanno portando le acque di rotta dei fiumi Lamone e Sillaro sono in piena e la situazione viene gestita dai tecnici del consorzio di bonifica: lo spiega il Comune di Ravenna, raccomandando alla popolazione che abita nelle aree vicine ai canali Fosso Vetro e Fosso Vecchio di prestare particolare attenzione a mantenersi permanentemente informati sull’evoluzione dei fenomeni in atto, in quanto non si escludono tracimazioni locali dei canali. Per lo stesso motivo è stata chiusa la statale 16 Adriatica ad Alfonsine e Lugo, sempre in provincia di Ravenna.

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