Il razzo più potente del mondo potrebbe tornare presto a solcare i cieli. Starship di SpaceX, alto 122 metri, ha condotto il suo 3° volo di prova giovedì scorso, con liftoff dal sito Starbase, nel Sud del Texas. Durante la missione, il megarazzo ha raggiunto diversi importanti traguardi, anche se entrambi gli stadi si sono disintegrati mentre discendevano attraverso l’atmosfera terrestre.
SpaceX sta ancora analizzando i dati del volo. I risultati saranno cruciali per i preparativi per il 4° volo, che potrebbe essere imminente. “Capiremo cosa è successo su entrambi gli stadi” durante la discesa “e torneremo a volare, sperabilmente in circa 6 settimane“, ha affermato il President and Chief Operating Officer di SpaceX, Gwynne Shotwell, ad una conferenza a Washington martedì scorso. Una tale tempistica collocherebbe il decollo all’inizio di maggio, ha aggiunto. Tuttavia, la prontezza tecnica non è l’unico problema, SpaceX dovrà ottenere ancora una volta una licenza di lancio dalla Federal Aviation Administration degli Stati Uniti, che sta conducendo un’indagine sul volo del 14 marzo, così come avvenuto per i voli precedenti.
I progetti ambiziosi di SpaceX per Starship
SpaceX ha grandi progetti per Starship, considerando il veicolo completamente riutilizzabile come la svolta di cui l’umanità ha bisogno per rendere economicamente fattibile l’insediamento sulla Luna e su Marte. In futuro, il fondatore e CEO dell’azienda, Elon Musk, vede Starship andare ancora più lontano. Ha recentemente affermato che una versione “molto più grande e avanzata” del razzo alla fine sarà impiegata per missioni interstellari.
Saranno necessari molti voli di prova, però, per avvicinarsi all’ambizioso futuro pianificato, e il 4° volo probabilmente non cercherà di compiere grandi balzi rispetto ai suoi predecessori, ha spiegato Shotwell alla conferenza. “Non credo che dispiegheremo satelliti nel prossimo volo,” ha affermato alla conferenza. “Le cose sono ancora in discussione, ma penso che ci concentreremo davvero per portare a termine il rientro e assicurarci di effettuare gli atterraggi dove pianificato, con successo“.