Le feste 2020 saranno all’insegna della sobrietà, ma anche quest’anno, sarà utile prevedere un aiuto per digerire, processo che può risultare rallentato dopo un pasto impegnativo portando così ad effetti indesiderati.
Come prendersi cura della digestione nel modo corretto? A spiegarlo è Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Academy, la divisione di Metagenics che si occupa della formazione di professionisti della salute e della divulgazione di contenuti e studi scientifici. «In un periodo in cui molte abitudini non sempre corrette si instaurano e non è facile fare attività sportiva diventa essenziale prendersi cura di se stessi – spiega Salamone –. Le feste inoltre sottopongono il nostro apparato digerente ad extra lavoro». Ma ci sono tante altre situazioni in cui la nostra digestione può avere bisogno di un supporto in più, specialmente quando si cambiano le abitudini alimentari: cosa che spesso avviene subito dopo le feste, quando si comincia una dieta ad hoc o semplicemente si aumentano di colpo le quantità di frutta, verdura e fibre assunte.
Molti milioni di italiani fanno uso di farmaci per diminuire l’acidità dello stomaco, riducendo però la capacità di digestione delle proteine. Per favorire una buona digestione un ruolo chiave lo giocano invece gli enzimi presenti nel tratto gastrointestinale. Il loro compito è “tagliare” i macro nutrienti (carboidrati, grassi e proteine) in sostanze più semplici che il nostro corpo può assorbire. Altro coadiuvante dalla grande efficacia è l’estratto di zenzero, pianta nota da secoli per i suoi effetti benefici a sostegno della digestione. Inoltre, lo zenzero aiuta a evitare la nausea dopo il pasto.
Proprio su queste componenti ha puntato Metagenics per MetaDigest® Total, un integratore alimentare che contiene estratto di zenzero per sostenere la digestione e a base di enzimi digestivi di origine fungina (proteasi, cellulasi, amilasi, alfa-galattosidasi, maltasi, lattasi, lipasi, invertasi, fitasi) e lecitina di soia. Per gli intolleranti al lattosio c’è anche MetaDigest® Lacto, con un adeguato contenuto di lattasi. «Questi integratori agiscono in modo rapido, perché la loro azione comincia quando gli enzimi entrano in contatto con il cibo: è sufficiente assumere una capsula durante o subito dopo i pasti. Inoltre sono efficaci in qualunque condizione di pH gastrico» sottolinea Maurizio Salamone.
Anche se l’integrazione è un utile aiuto, non dobbiamo però dimenticare che il principale alleato di una buona digestione è uno stile di vita sano, a 360 gradi. «È importante per ogni singolo cittadino fare tutto ciò che è possibile per sostenere il proprio organismo – ricorda Salamone –. Per questo motivo è importante curare una micronutrizione e una corretta supplementazione a sostegno dei sistemi fondamentali dell’organismo: immunitario, cardiovascolare e muscoloscheletrico. Nelle ultime settimane si è parlato molto della prevenzione. Non si deve intervenire solo quando ci sono carenze documentate: il concetto di prevenzione e integrazione della dieta prevede proprio di prendersi cura del proprio organismo nella quotidianità».
Alla scoperta dello zenzero, un potente antinfiammatorio naturale
Lo zenzero, originario dell’Estremo Oriente, è un concentrato di principi attivi che lo hanno reso una panacea contro molti mali: è energizzante, depurativo, contrasta reumatismi e artrosi, migliora la digestione, riduce gas e gonfiori, protegge dall’acidità di stomaco e dalla gastrite. Brucia i grassi, è dimagrante, antinfiammatorio e antibatterico, è un ottimo rimedio contro la cellulite, i liquidi in eccesso, funge da antiemetico, per cui viene impiegato contro nausea, vomito e mal d’auto, rafforza il sistema immunitario ed esercita un’azione antitumorale, specie nei casi di cancro a prostata, ovaie, seno, fegato e colon.
Inoltre lo zenzero previene i malanni come raffreddore, mal di gola, tosse, attenua stress e stanchezza, è un alleato per ipertensione e colesterolo cattivo, e spesso si dimostra utile per attenuare il mal di testa.
E’ una pianta erbacea proveniente della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa del cardamomo), coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale. E’ molto utilizzato sia in fitoterapia, medicina cinese e ayurveda che in cucina, e le forme d’uso variano a seconda del campo di applicazione. La parte che viene consumata si chiama rizoma, che non è altro che la radice della pianta.
Il rizoma è costituito principalmente da carboidrati e fibre, mentre la sua composizione proteica è scarsa, e, a livello di micronutrienti, contiene calcio, magnesio, fosforo, ferro, vitamine del gruppo B, A, C ed E.
E’ ricco di oli essenziali (soprattutto il zingiberene), resine e di principi attivi (gingeroli e shogaoli) che sono i responsabili del sapore pungente. In cucina, viene utilizzato principalmente come spezia, sia essiccato e polverizzato che fresco, grattugiato o tagliato in fette sottili. Nella cucina cinese viene preparato anche sotto forma di sottaceto agrodolce, pickle, insieme al sashimi. Per uso medicinale lo zenzero può essere anche somministrato in forma di estratto di olio essenziale, tintura, o capsule.
Le principali proprietà dello zenzero sono:
- Rinfrescante contro l’alitosi e la secchezza delle fauci: stimola la salivazione e favorisce l’eliminazione dei batteri dalla bocca;
- Antiemetico, utile per trattare la nausea durante la gravidanza, i trattamenti di chemioterapia o la nausea del viaggiatore;
- Stimolante della digestione, effetto carminativo e proprietà colagoghe: per esempio, l’infuso di zenzero con limone o menta migliora la digestione, stimola il pancreas e previene le difficoltà digestive. Ideale in caso di flatulenza e costipazione. Il suo effetto “antibiotico naturale” fa anche sì che si prenda cura della nostra flora intestinale;
- Analgesico e antinfiammatorio: utilizzato anche con impacchi caldi con lo zenzero per trattare dolori articolari (artrosi, artrite) e muscolari (contratture, lombalgie, sindrome del tunnel carpale, ecc.);
- Espettorante e decongestionante: i suffumigi di vapori di infuso di zenzero promuovono l’espettorazione e la decongestione nasale e sono utili in caso di sinusite.
- Attenua la dismenorrea: il tè allo zenzero con rosmarino migliora il dolore mestruale.
La dose giornaliera raccomandata è da 3 a 10 g per lo zenzero fresco (rizoma), invece se si consuma lo zenzero secco (in polvere o estratto) è meglio non superare i 2 grammi al giorno in quanto un consumo eccessivo può causare gastrite e persino ulcera gastrica.
Come consumarlo? In decotti, tisane, frullati, marinato, candito, come sostituto del peperoncino per una rivisitata pasta aglio e olio, grattugiato su verdure grigliate, cotte al vapore o saltate in padella, per la preparazione di originali insalate. Si presta benissimo ad insaporire zuppe e vellutate, cocktail, per un sorbetto digestivo, per aromatizzare la cioccolata calda nelle fredde giornate invernali.
Zenzero: le persone che non dovrebbero consumarlo
Come tutte le piante officinali, anche lo zenzero va utilizzato con oculatezza e consapevolezza, senza abusarne. Si consiglia sempre di consultare il medico per ogni dubbio e per valutare insieme con eventuali interazioni con stati morbosi o con l’assunzione contemporanea di farmaci.
Nel caso delle donne in gravidanza, nonostante possa essere utile a ridurre sintomi, può peggiorare l’acidità di stomaco e irritare temporaneamente l’utero. Inoltre, lo zenzero aumenta la peristalsi (contrazioni intestinali che favoriscono la digestione). Nel caso delle persone sottopeso, si ricordi che lo zenzero contribuisce a ridurre l’appetito e bruciare i grassi: chi sta cercando di prendere qualche chilo in più dovrebbe evitarlo.
Lo zenzero incrementa e stimola il flusso sanguigno, che è generalmente una cosa positiva, ma ad esempio persone con disordini ematici come emofilia dovrebbero evitarne il consumo. Anche le persone che assumono medicine per queste patologie dovrebbero evitarlo, in quanto potrebbe annullarne gli effetti. Persone che assumono determinati farmaci, chi sta assumendo farmaci anticoagulanti ed antiaggreganti piastrinici dovrebbe evitare lo zenzero. Questo prodotto infatti potrebbe rallentare la coagulazione del sangue.
In ogni caso si consiglia, per qualunque dubbio in merito, di consultare il proprio medico.
Tisana zenzero e limone: proprietà benefiche e ricetta per prepararla
Preparare la tisana zenzero e limone è semplicissimo: è sufficiente lavare e asciugare una radice di zenzero, tagliandone un pezzettino (10 grammi) da ridurre a fettine sottili o da grattugiare. Portatela ad ebollizione in un pentolino con 300 ml d’acqua, lasciando in infusione per almeno 5 minuti. Filtrate il tutto, versando la tisana in una tazza con l’aggiunta di limone, stevia o bicarbonato, a seconda delle necessità.
Il limone è utile contro le affezioni delle vie respiratorie, in particolare contro faringiti, tracheiti e bronchiti, mentre stevia e bicarbonato sono un toccasana contro i problemi digestivi. Depurativa, molto apprezzata, la tisana zenzero e limone è indicata nei casi di raffreddore, ipercolesterolemia, per chi intende dimagrire e sta seguendo una dieta ipocalorica, per chi desidera migliorare il proprio metabolismo e bruciare i grassi più in fretta. Antivirale e anticoagulante, la bevanda non solo previene trombi, coaguli e problemi cardiovascolari ma elimina scorie e tossine, combattendo la ritenzione idrica ed il fastidioso effetto buccia d’arancia, oltre a stimolare la diuresi, proteggere l’apparato digerente, attenuare i dolori mestruali, articolari e reumatici. Se bevuta fredda, infatti, è un ottimo dissetante.
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