Servirà molto tempo prima che Belgio, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi riescano a riprendersi dalle gravi alluvioni che hanno devastato il cuore dell’Europa nei giorni scorsi. Mentre iniziano le operazioni di pulizia e ricostruzione, in Belgio e Germania, i due Paesi con i danni maggiori, continua ad aumentare il numero delle vittime.
In Belgio, le autorità hanno annunciato la fine delle grandi operazioni di soccorso, anche se le ricerche dei dispersi proseguono a livello locale. Secondo l’ultimo bilancio ufficiale diffuso questa sera, nel Paese sono morte almeno 31 persone e altre 163 risultano disperse (erano 103 ieri). “Il pericolo non è più imminente nelle aree colpite. Le operazioni di soccorso sono terminate, ma le operazioni di ricerca sono ancora in corso in diverse aree. Ora è il momento della bonifica delle aree disastrate e della stima dei danni materiali“, ha dichiarato l’unità di crisi belga. Nelle zone colpite, principalmente nel sud e nell’est del Paese, gli agenti di polizia stanno bussando casa per casa alla ricerca dei possibili vittime rimaste intrappolate. “Molte persone non riescono a comunicare perché hanno perso il telefono o non possono ricaricarlo, altre sono state portate in ospedale senza documenti d’identità”.
Le condizioni meteo sono migliorate e il livello dei fiumi è rientrato, rivelando paesaggi desolati. A Pepinster, il comune più colpito del Paese, più di mille persone hanno dovuto lasciare le proprie case. Secondo le autorità, domenica poco più di 37.000 famiglie erano ancora senza elettricità e 3.600 erano senza gas. Il 45% delle linee ferroviarie a lunga percorrenza è stato interessato da interruzioni del traffico fino a stasera, secondo il gestore della rete Infrabel. Le linee principali tra Charleroi, Namur e Liegi riapriranno lunedì, mentre è stato diffuso un appello a non recarsi nelle province colpite, dove molte strade sono ancora allagate o franate.
Oltre 700 persone che erano ritenute disperse sono state rintracciate telefonicamente nel Nord-Reno Vestfalia, in Germania, secondo quanto reso noto dalle forze di polizia di Colonia. Attualmente, le persone di cui ancora non si ha traccia in questo Land, il più colpito dalle alluvioni in Germania occidentale dopo la Renania Palatinato, sono circa 150. Oltre 2.500 volontari sono alle prese con lo svuotamento delle cantine allagate, nel portare in sicurezza persone in difficoltà, ristabilire le linee elettriche interrotte e rimuovere i cumuli di detriti trascinati dai flussi. Anche in Renania Palatinato continuano le ricerche dei dispersi.